AGRIGENTO. Che la Sagra si farà è ormai praticamente certo. Costerà non più di 100 mila euro e non avrà alcune delle sue iniziative collaterali. Il programma viene definito giorno dopo giorno al termine degli incontri che il sindaco Marco Zambuto e il suo staff stanno avendo con tutti coloro, privati ed esperti di folklore, che stanno dando una mano per contattare i gruppi internazionali e regionali.
«Ci sono molte persone del settore - spiega Zambuto - che ci stanno collaborando attivamente e che, grazie alla loro esperienza ed interrelazione con tanti gruppi dei 5 continenti, ci consentiranno di svolgere una Sagra degna di questo nome con almeno 10 nazioni. Sappiamo che c’è chi ci attacca perchè stiamo lavorando per fare la Sagra e chi ci avrebbe attaccato se non l’avessimo fatta. In ogni caso c’è sempre qualcuno che ha da dire qualcosa senza sapere bene di cosa si parla e solo per il gusto di criticare. Noi ci stiamo provando e speriamo di fare qualcosa di bello per la nostra città».
Tra le cose certe che si sanno, è la data di inizio che è quella di domenica 3 febbraio, l’accensione del Tripode dell’amicizia il martedì e la Fiaccolata il giorno successivo. Gli spettacoli al coperto si terranno al Teatro Pirandello anzichè al Palacongressi attualmente chiuso e quelli all’aperto al Tempio della Concordia. Confermata a sfilata dei carretti siciliani e la partecipazione dei gruppi siciliani e di quelli agrigentini. Pronto già da tempo il programma del Festival Internazionale dei Bambini del mondo che dovrebbe continuare ad essere parte integrante ed importante dell’intera Sagra del mandorlo in fiore. A.M.M.
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