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La Catanzaro concede un’altra proroga Riapre la discarica, ma fino a gennaio

La società d’ambito ha firmato la proroga di 9 mesi alla convenzione con le ditte del Raggruppamento di imprese

AGRIGENTO. Scongiurata, almeno per il momento, una nuova emergenza rifiuti ad Agrigento e negli altri 18 Comuni dell’Ato Ag2. L’accordo che farà ripartire la raccolta già questa mattina alle 3 e mezza, è stato  trovato nel pomeriggio di ieri al termine di una giornata di incontri e colloqui telefonici fra tutte le parti interessate dalla vertenza per la ripresa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In sostanza, a partire dal 20 gennaio, giorno in cui riapriranno le Tesorerie comunali, i sindaci inizieranno a versare nei conti di Gesa le somme individuate quali debiti pregressi accumulati negli ultimi anni con la società d’ambito che a sua volta girerà le somme all’impresa Catanzaro che gestisce la discarica di Siculiana e alle ditte del raggruppamento temporaneo di imprese che hanno in appalto il servizio e che avranno così le liquidità per pagare almeno una parte degli stipendi arretrati, con la tredicesima in testa. In sostanza, i sindaci hanno accettato una bozza di convenzione predisposto dalla Catanzaro con cui si assumono l’onore di sostituirsi a Gesa sia per il pagamento dei debiti pregressi che per il corrente. Attualmente la Catanzaro, che ha deciso di ridare fiducia ai sindaci riaprendo l’impianto già da oggi, vanta crediti per circa 6 milioni di euro per prestazioni rese dal 2008 in poi e che adesso diventano a carico dei singoli comuni soci, ognuno per la propria quota percentuale. Per mettere nero su bianco l’accordo c’è tempo fino al 31 gennaio, data ultima per tenere aperta la discarica di Siculiana, data entro la quale, se gli impegni non verranno mantenuti l’impianto tornerà ad essere off - limit. «Sia noi come Comune capoluogo che altri sindaci - spiega Marco Zambuto - avevamo già cominciato a versare delle somme prima della chiusura delle tesorerie e riprenderemo a fare il nostro dovere con maggiore serenità dopo avere ottenuto rassicurazioni dal Dirigente generale dell’assessorato all’industria Marco Lupo, che i nostri Piani di rientro, presentati a dicembre sono al vaglio per l’approvazione finale e il finanziamento». Una possibilità data dalla circolare numero 2 del 10 novembre scorso, con cui l’assessorato regionale all’energia, disciplina le procedure connesse alle richieste di anticipazioni di risorse finanziarie ai comuni per l’estinzione dei debiti che hanno proprio con Gesa. Per fare questo, ogni Comune ha preparato il proprio piano di rientro dei debiti accumulati che contiene l’indicazione degli obiettivi economici da raggiungere, la loro scansione temporale, le misure da adottare per il raggiungimento degli obiettivi e le modalità per il monitoraggio oltre alla verifica della loro attuazione. La circolare fissa inoltre, un tempo massimo di 20 anni per la restituzione delle somme richieste a titolo di anticipazione. Buone notizie anche per le imprese a cui la Gesa ha dato un’ulteriore proroga di 9 mesi con la possibilità, per i sindaci che ne faranno richiesta, in ottemperanza della legge in via d’approvazione alla Regione, di staccarsi dall’Ato e riprendersi il servizio in house assumendosi l’onere del pagamento diretto alle ditte.

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