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Girgenti Acque, taglio di 3 mila utenze In Consiglio si accende il dibattito

La problematica, molto sentita, è stata sollevata dal consigliere comunale indipendente Giovanni Bennardo

FAVARA. Più che i punti inseriti nell'odg, in consiglio comunale ha tenuto banco la ventilata ipotesi di un diffuso taglio degli appresamenti alla condotta idrica da parte di "Girgenti Acque" a danno di cittadini morosi. La problematica è stata sollevata dal consigliere indipendente Giovanni Bennardo secondo il quale sarebbero 3 mila le famiglie che rischierebbero di non ricevere più l'acqua potabile. "E' una bomba sociale e sanitaria - ha detto Bennardo - che la politica deve disinnescare. Per di più si andrebbero a colpire quelle fasce della popolazione che non possono più permettersi il lusso, perché di lusso ormai si tratta, di pagare i servizi indispensabili". A Bennardo hanno fatto eco diversi colleghi dell'aula "Falcone e Borsellino" convinti che ormai il carico fiscale ha ridotto molte famiglie al lastrico. La presenza quotidiana di numerosi cittadini alla mensa della solidarietà, attivata dall'associazione "Avodic", è il chiaro segno che c'è gente che vive sotto la soglia della povertà. "La classe politica -aggiunge il consigliere Bennardo, che l'altro ieri aveva chiesto al sindaco di rinunciare all'autoblù- non può rimanere insensibile davanti a questi fatti che rappresentano delle emergenze sociali e che sono le punte di un iceberg che nasconde un malcontento e un disagio generale". Il consigliere comunale Paolo Alaimo ha toccato, invece, il tasto dell'equità nel senso che è inconcepibile che famiglie numerose paghino lo stesso canone idrico di un nucleo familiare con la presenza di un solo soggetto. Ha, quindi, sollecitato il sindaco ad adoperarsi affinché "Girgenti Acque" inizi l'installazione dei contatori, l'unico sistema per consentire agli utenti di pagare importi rapportati all'effettivo consumo dell'acqua. Manganella ha replicato affermando che quello idrico è un servizio di competenza di un gestore esterno al Comune e che, comunque, si attiverà verso il capo della Provincia Regionale, Eugenio D'Orsi, presidente dell'Ato idrico, a convocare un'assemblea dei sindaci in modo da trovare le più opportune soluzioni ai problemi sollevati. Il consiglio dell'altro ieri non si è occupato solo di acqua approvando il "Regolamento dei controlli interni" e discutendo su alcune interrogazioni presentate dai consiglieri Giuseppe Nobile (istituzione di un mercato in piazza d'Armi e realizzazione di una copertura al terminal degli autobus), Giacomo Di Stefano (ampliamento delle aree di sosta a pagamento), Antonello Castronovo (svolgimento delle esequie funebri). La seduta, infine, è stata rinviata a lunedì 14 gennaio su proposta del consigliere Bennardo.

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