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Ondata di trasferimenti in tribunale: torna l’emergenza carenza di giudici

Difficoltà enormi pure in Procura dove, dopo l’imminente addio dei pm Sciarretta e Bianchi, la scopertura d’organico sarà del 31 per cento

AGRIGENTO. Giudici, pubblici ministeri e avvocati insieme per sensibilizzare la politica ad affrontare l'emergenza senza precedenti legata ai vuoti di organici del tribunale. Il 28 dicembre il presidente Luigi D'Angelo, i vertici della Procura Renato Di Natale e Ignazio Fonzo e quelli del consiglio forense presieduto da Antonino Gaziano illustreranno all'opinione pubblica e alla deputazione la grave crisi che rischia di vanificare il livello di efficienza raggiunto negli ultimi anni. L'appuntamento è nell'Aula Livatino del palazzo di giustizia. All'incontro saranno invitati tutti i rappresentanti delle deputazioni (regionale, nazionale ed europea) della provincia di Agrigento ai quali sarà chiesto di intervenire con un provvedimento legislativo per scongiurare che la crisi possa paralizzare l'attività giurisdizionale.

L'organico del settore giudicante prevede 28 giudici. Al momento c'è una scopertura di 7 unità alla quale si aggiunge la mancanza di due magistrati per un lungo periodo dovuto a malattia e maternità. Fra le caselle vuote c'è quella del presidente della seconda sezione penale. Dopo il trasferimento del magistrato Franco Messina il suo posto è stato preso dal vice Giuseppe Lupo che continua anche a svolgere le funzioni di giudice monocratico. A queste partenze se ne aggiungeranno presto altre cinque. Vanno via i giudici Massimo Donnarumma, Emanuela Podda, Daniela Nunno, Simona Siena e Chiara Minerva. I primi tre operano nel settore civile, le ultime due in quello penale. Quando saranno operativi i trasferimenti la scopertura sarà di 14 unità, il 50 per cento esatto.

Difficile trovare un precedente o un caso analogo a livello nazionale. Le previsioni, oltretutto, non sono positive perché sono in arrivo decine di vertenze di lavoro e una miriade di processi penali di tutti i tipi. Le maggiori difficoltà si potrebbero incontrare nella sezione misure di prevenzione dove si lavora a pieno ritmo per confiscare i beni sequestrati alla mafia o restituirli se non ci sono i presupposti. Al momento non è previsto l'arrivo di rinforzi. Situazione di totale emergenza anche in Procura. L'organico, oltre al capo dell'ufficio Renato Di Natale e all'aggiunto Ignazio Fonzo, prevede 13 sostituti. Al momento ce ne sono in servizio 11.

Alle partenze dei magistrati Lucia Brescia e Michela Francorsi si aggiungeranno quelle di Luca Sciarretta e Andrea Bianchi con destinazione Procure di Teramo e Parma. Con i due trasferimenti la scopertura dell'organico si attesterà al 31 per cento. Dall'altra parte c'è l'avvocatura che, di recente, ha protestato con uno sciopero di tre giorni per l'ennesima ondata di trasferimenti. Il presidente del consiglio dell'Ordine Antonino Gaziano e il segretario Ignazio Valenza hanno fissato per il 20 dicembre una seduta per discutere della questione e deliberare l'adesione all'iniziativa del 28 dicembre. Una manifestazione analoga fu organizzata lo scorso anno ma la risposta della politica non fu all'altezza perché ci furono tante assenze. La situazione è stata poi tamponata con l'arrivo di nuovi giudici.

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