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Cresce la Banca del sangue cordonale a Sciacca: completata nuova area di stoccaggio

Dal 2013, dopo l’accreditamento da parte del ministero della Salute, le unità potranno essere fornite per i trapianti

SCIACCA. La nuova area di stoccaggio della Banca del Cordone Ombelicale è entrata in funzione. Nei laboratori operano otto biologi guidati dal direttore, Filippo Buscemi. La raccolta delle unità di sangue cordonale destinato al trapianto per i pazienti affetti da malattie ematologiche, in particolare leucemie, continua a ritmo serrato, ma è all'inizio del 2013 che tutto questo lavoro potrà trovare coronamento. Sono previste, infatti, le verifiche, da parte del centro nazionale trapianti e del centro nazionale sangue, propedeutiche all'accreditamento, da parte del ministero della Salute, per consentire alla struttura saccense di tornare a immettere le unità nel circuito internazionale. Ieri mattina il direttore Buscemi e il coordinatore sanitario del distretto ospedaliero Ag2, Gaetano Migliazzo, hanno tenuto una conferenza stampa per riferire sull'attività svolta a pochi giorni dall'inaugurazione dell'area di stoccaggio, prevista per giovedì prossimo, 20 dicembre, alla presenza dell'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino. La nuova area di stoccaggio è costata circa 12 milioni di euro e la ditta che l'ha realizzata per nove anni garantirà il proprio supporto con tecnici che operano nella struttura. "Stiamo realizzando - dice Filippo Buscemi - tutte quelle modifiche in ambito organizzativo, tecnologico e strutturale per poter effettuare l'immissione nel circuito internazionale delle cellule criopreservate, naturalmente quelle che rispondono ai nuovi standard internazionali". La banca dispone, attualmente, di circa 18 mila unità raccolte prima del 2006 e di ulteriori 1.700 negli anni successivi. La raccolta non è mai stata sospesa. La banca ha subito un forte scossone nel 2006 quando è stata coinvolta in un processo sul trattamento delle unità di sangue cordonale che si è concluso con l'assoluzione degli imputati. Buscemi, al vertice della banca solo da poco tempo, su quelle vicende afferma: "Io sono un medico, il mio compito è quello di fare in modo che questa risorsa siciliana possa essere utilizzata al meglio per quei pazienti che hanno bisogno di sangue cordonale". Per Gaetano Migliazzo il nuovo corso rappresenta "un rilancio della banca, che è stata una creatura apprezzata nell'ambito della sanità regionale e della nostra azienda. Ha avuto un momento di impasse dettato da tutta una serie di vicende. Si sono create le condizioni grazie all'impegno delle istituzioni e della direzione strategica e oggi - continua - si concretizza un progetto portato avanti nell'ultimo anno e mezzo e la banca viene rilanciate e riapre alla fruizione di tutti. E' una realtà sanitaria importante, direi eccellente". Per quanto riguarda le sacche raccolte prima del 2006 Migliazzo ha precisato che saranno oggetto di "rivisitazione, di revisione alla luce delle nuove normative. Siamo convinti - aggiunge - che buona parte sarà recuperata ed immessa nel circuito internazionale per eventuali donazioni".
 

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