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Cattedrale, i primi interventi coi soldi della Protezione civile

Il deputato Udc Lillo Firetto ha annunciato le novità del nuovo Tavolo Tecnico

AGRIGENTO. Quello che una volta era uno dei gioielli architettonici e storici di Agrigento, è ormai da anni oggetto di perizie, controperizie, passerelle di esperti o pseudotali con il solo risultato che la Cattadrale di San Gerlando, chiusa ormai da quasi due anni, sembra segnata da un destinano quantomeno incerto.
Adesso, all’indomani del suo insediamento all’Assemblea Regionale Siciliana, il neo deputato Lillo Firetto ha voluto anticipare i risultati del Tavolo Tecnico indetto per il recupero e la riapertura della Cattedrale di San Gerlando.
Al Tavolo, convocato lo scorso 28 novembre presso l’Arcivescovado tramite un’iniziativa promossa per tenere alta l’attenzione sul grave stato in cui da anni versa la Cattedrale, erano presenti i responsabili della Protezione Civile e i rappresentanti dei Beni Culturali oltre che il vescovo e lo stesso Firetto. «Oggi - dice il deputato Udc - siamo riusciti ad individuare un percorso preciso per poter attuare i primi interventi propedeutici al definitivo consolidamento della Cattedrale di Agrigento e degli altri Beni del Palazzo Vescovile. Questi primi interventi potranno essere finanziati con fondi già disponibili della Protezione Civile Regionale e consentiranno, non appena saranno conclusi i rilievi strutturali e geotecnici, una esecuzione delle opere definitive con maggiore coefficiente di sicurezza e stabilità».
Firetto chiarisce inoltre che l’intervento finanziario ipotizzato per la cattedrale di Agrigento a gravissimo rischio crollo, oscillerebbe secondo fonti della Protezione Civile, su decine di milioni di euro e si tratterebbe di un lavoro ben più ponderoso sul quale però ancora non c’è un progetto esecutivo. Quest’ultimo infatti si potrà avere solo dopo le indagini geologiche i cui studi saranno consegnati dai consulenti universitari incaricati, nel corso nel mese di marzo del prossimo anno.
E nelle more che la politica facci ala propria parte concretamente, la cattedrale rimane chiusa e l’intera area come si sa, a rischio crolli e l’intera zona non è ancora dotata di una vera via di fuga. Lo storico monumento fatto edificare dai Normanni nell'undicesimo secolo rischia di scivolare a valle insieme a tutto il costone su cui si erge. Il Comune, a causa delle fessure che si sono allargante in modo impressionante sul lato che dà a nord nel febbraio del 2011 aveva chiesto di chiudere la navata sinistra. 

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