
AGRIGENTO. Lettere di licenziamento collettivo per gli oltre 400 operatori ecologici delle ditte che si occupano della raccolta dei rifiuti ad Agrigento e negli altri 18 Comuni dell'Ato Gesa Ag2. A firmarle stamani è stato il raggruppamento temporaneo di imprese. Già 12 giorni fa, il raggruppamento di cui è capogruppo l'Iseda e nel quale convergono Sap, Ecoin, Icos e Seap, aveva diffidato l'Ato Gesa Ag2 al pagamento di 11 milioni e 798mila euro entro il 12 novembre, altrimenti il contratto sarebbe stato rescisso, con la conseguente, definitiva, interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti e il licenziamento degli operatori ecologici.
"Le lettere di licenziamento collettivo - ha spiegato l'amministratore delegato dell'Iseda Giancarlo Alongi, anche nella qualità di capogruppo del raggruppamento delle imprese - sono una decisione che non abbiamo preso alla leggera. Siamo stati costretti a farlo. Il termine del 12 novembre è sempre più vicino e non sono ancora intervenuti fatti nuovi su quei quasi 12 milioni di euro di credito che vantiamo. Fra oggi e domani il soggetto attuatore ci liquiderà 27 giorni di lavoro che serviranno a pagare tasse ed obbligazioni nei confronti dello Stato che non abbiamo potuto saldare fino ad ora. Non saranno pertanto fondi che andranno a diminuire quel credito vantato. Ci dispiace rescindere il contratto e perdere il lavoro - ha concluso - . Ma con un lavoro in questi termini, con questi mostruosi ritardi, andiamo incontro al fallimento".
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