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Accusato di aver violentato la figlia: agricoltore assolto

"Il fatto non sussiste". L'uomo era finito in carcere nel dicembre del 2007 e, dopo oltre due mesi, ai domiciliari, poi sostituiti da obbligo di firma

MENFI. Il fatto non sussiste. E' con questa formula che un bracciante agricolo quarantenne di Menfi è stato assolto - dalla terza sezione della corte d'Appello di Palermo - dall'accusa di violenza sessuale sulla figlia minorenne e del reato di maltrattamenti in famiglia. L'uomo era finito in carcere nel dicembre del 2007 e, dopo oltre due mesi, ai domiciliari, poi sostituiti dall'obbligo di firma. L'inchiesta è partita quando, nell'ambito di indagini su altri fatti, i carabinieri hanno intercettato una conversazione tra due persone che parlavano di questi presunti abusi. Venne anche sentita la bambina. La consulenza un neuropsichiatra infantile dimostrò però che la piccola è inattendibile. Intanto, però, per il bracciante agricolo, era arrivata la condanna, in abbreviato, da parte del gup del tribunale di Sciacca, a otto anni di reclusione.

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