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"Pagate le ditte o la raccolta verrà sospesa"

Undici milioni di euro entro 15 giorni. Altrimenti il contratto d'appalto del raggruppamento temporaneo di imprese di cui è capogruppo Iseda si intenderà risoluto

AGRIGENTO. Ben undici milioni di euro (11.798.033,61) - tanto quanti sono i corrispettivi maturati per il servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti da marzo al 30 agosto - entro 15 giorni. Altrimenti, il contratto d'appalto del raggruppamento temporaneo di imprese di cui è capogruppo Iseda - e nel quale convergono Sap, Ecoin, Icos e Seap - si intenderà risoluto. E il servizio di igiene urbana, nei 19 Comuni dell'Ato Ag2, cesserà immediatamente. La diffida è stata già depositata dall'avvocato Giuseppe Scozzari, ossia dal legale del raggruppamento temporaneo di imprese. C'è già, pertanto, una data cruciale: il 12 novembre. Se la Gesa Ag2 non aprirà la borsa - ormai però praticamente vuota - inizierà il fermo della raccolta dei rifiuti. Ad oltranza. E la prospettiva è già terribile.
«La decisione scaturisce dall'impossibilità, da parte delle imprese, di potere reperire ulteriori somme, oltre quelle già anticipate, necessarie per la prosecuzione dei servizi - ha spiegato ieri l'amministratore delegato dell'Iseda Giancarlo Alongi, anche nella qualità di capogruppo del raggruppamento di imprese - . I principali fornitori delle imprese hanno richiesto perentoriamente il pagamento di quanto dovuto, con l'avvio di procedure giudiziarie e la sospensione delle forniture. A queste due determinanti situazioni si aggiunge anche - spiega Alongi - che nella riunione di martedì, i responsabili della Gesa Ag2 hanno chiaramente riferito che i Comuni si trovano in grave crisi di liquidità e pertanto non hanno somme da trasferire a Gesa, malgrado gli ingenti crediti vantati; che i commissari nominati nei Comuni ad oggi sono riusciti a reperire nelle casse degli enti e a trasferire a Gesa somme irrisorie; che l'Aipa, che riscuote la tassa sui rifiuti, è in scadenza di contratto e pertanto non può anticipare alcuna somma». Il 12 novembre. Una data cruciale. Dopo di che, sarà l'inferno. 

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