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Dipendente dell'Asp di Agrigento aggredito: 4° caso in pochi giorni. I sindacati: emergenza in Sicilia

Asp di Agrigento

AGRIGENTO. Una nuova aggressione ai danni del personale di una struttura sanitaria. È accaduta all'Asp di Agrigento, dove un impiegato in servizio negli uffici delle commissioni per il riconoscimento delle invalidità civili è stato picchiato da un utente. Il dipendente si trova ricoverato in prognosi riservata. Ha riportato  varie lesioni e la frattura del cranio. L'episodio è raccontato in modo dettagliato in un articolo di Concetta Rizzo sul Giornale di Sicilia di oggi.

Intanto i sindacati tornano a lanciare l'allarme aggressioni in Asp e ospedali e parlano di una vera e propria "emergenza Sicilia".

Quello di Agrigento è il quarto caso in pochi giorni. Sabato scorso, quattro medici dell'ospedale dei Bambini di Palermo sono stati aggrediti dal padre di un bimbo morto. Il genitore ha aggredito i sanitari alla notizia del decesso del figlio, malato in fase terminale. Lunedì, un medico di turno nel reparto di chirurgia dell’ospedale Villa Sofia è stato colpito con un casco dal familiare di un paziente che era ricoverato in osservazione. La settimana scorsa una dipendente dell'Asp di Palermo, in servizio all'ufficio anagrafe assistiti del presidio di Corso Italia a Carini è stata spintonata per terra, trascinata per i capelli e colpita violentemente con calci e pugni, mentre stava fornendo informazioni a un utente nella sala d'attesa dell'ufficio."Abbiamo così superato le 80 aggressioni negli ultimi 5 anni negli ospedali siciliani", sottolinea la Fsi-Usae, Federazione sindacati indipendenti.

"Era prevedibile, e se non si interviene è prevedibile anche una massacro di infermieri, medici, tecnici, oss, ausiliari per tutto il 2018”, dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae, che in una nota chiede un incontro al presidente della Regione, Nello Musumeci.

"Il lavoro per gli operatori della sanità sta diventando un incubo e diventa ormai improrogabile affrontare questo fenomeno con interventi incisivi - affermano Antonio Iacona e Vincenzo Callea dirigenti sindacali Fsi-Usae presso l’Asp Agrigento -, chiediamo che vengano subito messi in atto misure di sicurezza, sistemi d’allarme, presenza attiva del servizio di vigilanza, pianificazione di un numero appropriato di operatori e la formazione specifica del personale. La direzione dell’Asp - concludono i sindacalisti - attivi subito un tavolo di confronto per verificare la situazione in tutta l’azienda e individuare le azioni più opportune per impedire altri simili episodi".

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