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Sfida con il Fondi, l’Akragas torna all’Esseneto

AGRIGENTO. Il presidente del consiglio di amministrazione dell’Akragas, Silvio Alessi, precisa di non “volere alimentare polemiche” ma la puntualizzazione è molto eloquente. Il destinatario della replica è l’assessore comunale allo Sport, Giovanni Amico, principale mediatore della trattativa con il gruppo di imprenditori romani che aveva manifestato l’intenzione di trattare per l’acquisto delle quote dell’Akragas.

Ogni contrattazione, però, è naufragata e Alessi ha annunciato la smobilitazione. Molti altri giocatori saranno ceduti per fare cassa e “il budget sarà ridotto al minimo”. Amico, però, ha voluto dire la sua precisando che “la trattativa non è decollata perché la società non ha trasmesso tutta la documentazione chiesta dai potenziali acquirenti”.

Alessi replica. “Mi corre l’obbligo morale, nei confronti della città, - spiega con una lettera aperta - di fare chiarezza. Voglio innanzitutto premettere che non è mia intenzione alimentare nessuna polemica, tantomeno con Giovanni Amico con il quale mi lega un profondo e sincero sentimento di amicizia e stima e al quale va tutta la mia gratitudine. Con l’assessore Amico, durante le festività natalizie, - prosegue - ci sono state delle interlocuzioni, durante le quali, viste le mie grida d’allarme, si è reso disponibile a riprendere e ad intavolare delle trattative con un gruppo imprenditoriale romano che si era detto potenzialmente interessato all’Akragas”.

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