LICATA. Inizia il censimento "dell' amianto" a Licata. L' amministrazione comunale ha predisposto appositi moduli, da ritirare in forma cartacea presso l' ufficio "Amianto" appositamente istituito su input del sindaco Angelo Cambiano, che si trova nei locali comunali di via Giarretta, ex sede del Tribunale di Licata.
Su iniziativa dell'amministrazione si è svolto un incontro sulle problematiche inerenti la presenza di amianto sul territorio. Al vertice sul tema «Tutela della salute del territorio dai rischi derivanti dall' amianto - legge 10/2014 - Protocollo di Intesa», convocato dall'assessore alla Sanità ed ambiente Vincenzo Ripellino, hanno anche partecipato l' assessore al Bilancio Luigi Cellura e l'assessore alla legalità e all'associazionismo Annalisa Cianchetti, oltre ai rappresentanti di diverse associazioni operanti sul territorio.
Si è trattato di fare il punto sulla presenza spropositata di materiale pericoloso in città, con particolare riferimento ai tetti ed alle vasche idriche in eternit, assieme ai rappresentanti delle associazioni. Nel corso della riunione l'assessore Ripellino ha informato i presenti che «l' ufficio Amianto del Comune, istituito all'interno del Dipartimento Lavori pubblici ed Urbanistica, ha già effettuato la rilevazione di oltre il 90% di tutte le coperture e manufatti in amianto presenti sul territorio comunale, e che i controlli sono divenuti più serrati grazie all'intervento dei vigili urbani e della protezione civile, ed ha invitato le associazioni a farsi parte attiva nel sensibilizzare la cittadinanza ad effettuare le auto - notifiche obbligatorie, ai sensi della legge 10/2014 e ad informare circa i devastanti effetti cancerogeni dell' amianto.
Inoltre, con apposito avviso pubblico, il sindaco Angelo Cambiano e l' assessore Vincenzo Ripellino, hanno già reso noto che «è fatto obbligo a tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali contenenti amianto, di darne comunicazione all' Arpa territoriale competente, indicando tutti i dati relativi alla presenza di amianto tramite l' apposito ufficio del Comune di Licata». Il modello si può trovare anche sul sito istituzionale dell' ente. In questo campo l' impegno delle associazioni locali non è mai mancato.
L'ultima rilevazione sulla presenza di amianto in città è stata fatta dal collettivo "ControVento", un' associazione molti attiva sul territorio licatese che ha effettuato la mappatura nel quartiere Playa. «È emersa - si legge nel report - una situazione disastrosa con ben 17 siti ognuno dalla diversa gravità».
«Il sito più contaminato è quello dell' ex colonia di via Soldato Scarito, un edificio sotto seque stro, ma patrimonio comunale. Nella mappatura vengono evidenziate presenze di amianto sia in strutture pubbliche che in edifici di natura privata.
La mappatura ha il fine di agevolare l' ente comunale nella realizzazione del Piano Comunale Amianto, secondo la legge regionale che prevede che i Comuni si devono dotare del piano per poter partecipare al bando con il fine di ricevere i fondi europei». Da un paio di anni, inoltre un' altra associazione attiva sul territorio, "A testa alta" guidata dall'avvocato Antonino Catania continua a chiedere interventi alle amministrazioni che si sono succedute per eliminare o ridurre i rischi derivanti dalla presenza di amianto in città.
L'associazione ha chiesto anche di conoscere se il Comune abbia già predisposto, per agevolare il censimento dell' amianto, i moduli da inviare a famiglie e imprese aventi sede nel territorio comunale, come previsto dalla legge regionale. E adesso l' amministrazione sta iniziando a dare le prime concrete risposte.
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