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Demolizioni, a Licata arrivano i primi ricorsi

LICATA. A Licata una donna ricorre al Tar contro l’ingiunzione di demolizione che gli è stata notificata dal Comune. A renderlo noto è stato lo stesso ente, pubblicando sull’albo pretorio on line una delibera di giunta con la quale l’esecutivo ha deciso di costituirsi in giudizio, affidando l’incarico al legale Grazia Zarbo dell’avvocatura comunale.

Nella delibera di giunta si legge che lo scorso 30 novembre è stato notificato al Comune il ricorso al Tribunale amministrativo regionale presentato dalla licatese. La donna chiede l’annullamento, previa sospensione, dell’ingiunzione di demolizione di un immobile di sua proprietà che le è stata notificata dal dipartimento Urbanistica dell’ente, guidato da Vincenzo Ortega.

L’ordinanza prevede, secondo quanto si legge nella delibera di giunta, “la demolizione, entro 90 giorni dalla notifica, delle opere realizzate senza concessione edilizia, e relative al manufatto” sito in una zona di mare a Licata. L’ordinanza di demolizione era stata notificata alla licatese il 23 settembre scorso e, come prevede la legge, il provvedimento stabiliva che l’abuso in questione doveva essere demolito entro tre mesi dal ricevimento, da parte dell’interessata, della notifica, pena l’acquisizione al patrimonio del Comune. Ora la donna chiede ai giudici amministrativi di Palermo di annullare l’ingiunzione di demolizione. Costituendosi in giudizio, ovviamente, il Comune difenderà le proprie scelte davanti al Tribunale amministrativo. Sarà, poi, il collegio giudicante a stabilire se ad avere ragione è la donna che ha fatto il ricorso o il dipartimento Urbanistica del Comune che ha ordinato la demolizione del fabbricato in questione.

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