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Akragas, pace fatta tra le due aree dirigenziali

AGRIGENTO. Pace fatta fra i soci dell'Akragas. Non c'è stato bisogno di attendere il ritorno in Italia del patron italo-bulgaro Marcello Giavarini. La lite natalizia, scoppiata con la lettera aperta del presidente onorario che accusava tutti gli altri soci (ad esclusione del presidente del Cda Silvio Alessi) di non avere rispettato gli impegni finanziari, è stata risolta ieri pomeriggio. Lo stesso Alessi, dopo diversi contatti telefonici con Giavarini, ha riunito gli altri soci di minoranza delineando una strategia comune. Il risultato è che prevale la linea dell'amministratore delegato Peppino Tirri, dirigente che rappresenta Giavarini nel Consiglio di amministrazione. L'allenatore Nicola Legrottaglie resta al suo posto e la squadra sarà rafforzata.

La riunione chiarificatrice ha consentito anche di stanziare un budget da spendere per il mercato di gennaio. Bocche cucite, anche ieri, da parte dei dirigenti dell'Akragas. La riconciliazione dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore con una dichiarazione congiunta con la quale, certamente, sarà ribadita anche la fiducia a Legrottaglie. Il tecnico resta al suo posto, almeno per il momento.

I soci di minoranza, con in testa lo stesso Alessi, hanno provato a convincere Tirri e Giavarini a cambiare da subito la guida tecnica. Lo stesso Tirri, attaccato duramente nei giorni dai soci cosiddetti "minori", aveva replicato dicendo di essere pronto a farsi da parte prima come direttore sportivo, poi a qualsiasi titolo.

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