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L’opposizione: la Tari non è stata ridotta a Licata

La replica del primo cittadino: «In effetti abbiamo rivelato un errore, ma con gli uffici siamo al lavoro per correggere il tiro»

LICATA. L’opposizione contesta i dati forniti dalla giunta sulla Tari. Secondo i consiglieri di minoranza (maggioranza in consiglio)i conti sono sbagliati e non ci saranno riduzioni della tassa. A farlo sono stati il segretario del Pd Massimo Ingiaimo ed i capigruppo Giuseppe Todaro, Violetta Callea, Giuseppe Russotto, Vincenzo Sica e Piera Di Franco. “In merito alla delibera con la quale nel consiglio comunale dell’8 settembre si è approvato il nuovo Piano Finanziario e le nuove tariffe Tari per il 2015, non riusciamo a capire – scrive l’opposizione - come è possibile che, con un aumento del costo del servizio di oltre mezzo milione, con un aumento del riparto in capo alle famiglie dal 60 al 70 per cento del costo del servizio, con un’emersione di poco più di 500 utenze su quasi 20.000, si possa determinare una riduzione rispetto all’anno 2014 del 39 per cento”.

Nella mattinata di ieri è arrivata la replica del sindaco Angelo Cambiano. “Allegata alla proposta di delibera per le nuove tariffe Tari, è stata riportata – scrive Cambiano - una tabella riepilogativa contenente dei dati che non corrispondono interamente alle reali cifre. Già dal pomeriggio di ieri (mercoledì ndr) l'amministrazione è al lavoro, insieme a tecnici e contabili del Comune, per rimediare all'errore. Tale disguido è sorto a seguito della presentazione del conto da parte della Dedalo Ambiente, aumentato, per spese di gestione, di circa cinquecentomila euro rispetto all'anno precedente, e del piano economico - finanziario della società, col quale ci viene sobbarcato il 50 per cento del costo del personale dell'intera società, quando invece il nostro Comune partecipa con una quota societaria pari al 27 per cento”.

 

 

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