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Sciacca, tentato omicidio della moglie: chiesti otto anni

SCIACCA. Otto anni e 4 mesi di reclusione. È stata questa la richiesta avanzata dal pubblico ministero, Alessandro Moffa, nel processo, per tentato omicidio della moglie, a carico di Accursio Amato, di 53 anni, Lsu del Comune. Il pm, nell'udienza di ieri, dinanzi al giudice Luisa Intini (il processo si celebra con il rito abbreviato) ha ricostruito la vicenda, non manifestando alcuna perplessità sulle responsabilità di Amato. Il pm ha chiesto la condanna per tentato omicidio e l'assoluzione, invece, per maltrattamenti nei confronti della donna.

Quest'ultimo capo d'imputazione riguarda episodi precedenti ai fatti concernenti l'aggressione. Nella prossima udienza, il 17 luglio, discuteranno la parte civile, rappresentata dall'avvocato Aldo Rossi, e la difesa di Amato con l'avvocato Mauro Tirnetta. Una richiesta di risarcimento di 200 mila euro. A tanto ammonta la somma alla quale punta la moglie di Amato. Il lavoratore socialmente utile del Comune dopo circa cinque mesi di carcere, qualche settimana fa è stato posto ai domiciliari nella casa dei suoi genitori.

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