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Droga a Licata, padre e figlio dal gip

Carmelo e Salvatore Militano sono stati arrestati nella tarda serata di venerdì perché sorpresi in possesso di 3,4 chili di marijuana

LICATA. Alle 9 di oggi Carmelo e Salvatore Militano, padre e figlio arrestati venerdì sera a Licata con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio, si presenteranno davanti al gip del Tribunale di Agrigento per l’udienza di convalida del provvedimento al quale sono sottoposti. I due, dopo l’arresto, su disposizione del pm che coordina le indagini della polizia, sono stati posti ai domiciliari nella loro abitazione.

Stamani il gip, al termine dell’interrogatorio che avrà luogo in Tribunale ad Agrigento, deciderà se convalidare l’arresto e, eventualmente, se applicare delle misure ai due agricoltori licatesi. Entrambi si presenteranno davanti al gip assistiti dall’avvocato Giuseppe Glicerio. Ad arrestare Carmelo Militano di 48 anni ed il figlio Salvatore di 21 anni erano stati, venerdì sera, gli agenti del locale commissariato di polizia, coordinati dal dirigente Marco Alletto. Quest’ultimo, sabato mattina nel corso di una conferenza stampa in questura, ha illustrato i dettagli dell’operazione antidroga condotta nella serata del giorno prima. Padre e figlio, secondo l’accusa, sarebbero stati sorpresi in possesso di un quantitativo di marijuana pari a 3,4 chilogrammi. Inoltre gli agenti gli hanno sequestrato 20 piantine di canapa indiana di circa 50 centimetri di altezza.

 

 

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