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Reti idriche, il Comune di Bivona rifiuta di consegnarle e diffida il dirigente dell'assessorato all'Energia

BIVONA. Il comune di Bivona dice "no" al dirigente generale del Dipartimento acque e rifiuti, e lo fa con un atto "ufficiale": una delibera approvata dal Consiglio comunale ribadisce infatti la volontà di 'non consegnare le reti idriche", così come previsto dalla legge 2 del 2013, che stabiliva che comuni che non avevano ancora consegnato gli impianti, potessero continuare a gestirli.

Un atto, quello del Consiglio comunale dell'Agrigentino, che segue di pochi giorni la decisione assunta dal dirigente dell'assessorato all'Energia che aveva diffidato 16 comuni della provincia alla consegna degli impianti per la gestione delle risorse idriche.

«La nostra - dice Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del Pd e sindaco di Bivona - non è una 'ribellionè ma un atto di giustizia. Se c'è qualcuno che si ribella, qui, è il dirigente generale che ribalta le disposizioni di legge». Nella delibera si diffida il dirigente dall'adottare atti successivi quali, ad esempio, l'invio di commissari ad acta. Si invitano inoltre gli altri consigli comunali che si trovano nella stessa condizione - cioè che non hanno ancora consegnato gli impianti - a ribadire la loro volontà e respingere, dunque, la richiesta.

«Siamo di fronte ad un atto grave messo in piedi da un dirigente della Regione - aggiunge Panepinto - nei giorni scorsi ho invitato l'assessore all'Energia Vania Contrafatto a verificare quanto accaduto, oggi chiedo l'intervento della Presidenza dell'Ars. Un dirigente regionale in nessun caso può capovolgere una disposizione normativa: si rischia di creare un grave precedente e calpestare le prerogative del parlamento siciliano che è chiamato a fare le legge, mentre i dirigenti sono chiamati a farle applicare».

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