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Sciacca, morì in un incidente: sì al risarcimento dal Comune

L’ente dovrà pagare 461 mila euro alla famiglia di Ignazio Marino: perse la vita il 16 agosto del 2006, precipitando con l’auto sulla scogliera

SCIACCA. Il Comune di Sciacca dovrà pagare 461 mila euro alla famiglia Marino per l'incidente stradale del 16 agosto 2006 nel quale ha perso la vita Ignazio, di 23 anni, dipendente di un oleificio. Quell'incidente, avvenuto nel viale delle terme, secondo la ricostruzione operata dal consulente di parte e adesso dalla sentenza del giudice Filippo Lo Presti è stato provocato da due segnali stradali "non conformi a legge e posizionati in modo errato". Il giudice ha riconosciuto un concorso di colpa del Comune.
Ignazio Marino, con la sua Peugeot 206, è finito nella sottostante scogliera dopo un volo di circa 80 metri.

Il giovane procedeva a velocità moderata e non aveva bevuto né assunto alcuna sostanza stupefacente che ne potesse annebbiare i riflessi, come accertato dal medico legale. Ha avuto soltanto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato in quella notte di Ferragosto. Si è trovato di fronte ad un segnale mobile di divieto di sosta posizionato al centro della carreggiata "in modo da interferire con la direzione di percorrenza dallo stesso impostata", come ha scritto il legale della famiglia, l'avvocato Giuseppe Di Prima, nell'atto di citazione. Compie una manovra per evitare l'impatto, una contromanovra per non finire sulla scalinata dello stabilimento delle terme, ma, a quel punto, si imbatte in un secondo segnale stradale mobile, "non visibile perché non posizionato verticalmente come il precedente, ma adagiato a terra con l'asta rivolta quasi nella direzione della vettura e con il cerchione della base in posizione quasi verticale".

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