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Operazione Las Vegas: a Ribera 15 a giudizio e 5 prosciolti

RIBERA. Quindici rinvii a giudizio e cinque proscioglimenti. Ha deciso così, ieri sera, poco prima delle 22, dopo alcune ore di camera di consiglio, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sciacca, Giuseppe Miceli. La vicenda giudiziaria riguardava i riberesi coinvolti nell'inchiesta antidroga denominata Las Vegas. I fatti contestati si sarebbero svolti a Ribera, a cavallo tra il 2009 e il 2010, in appena tre mesi, e quando i carabinieri hanno chiuso le indagini gli indagati erano ben 160. Ci sono elementi già al centro di indagini e condannati per droga, come Salvatore Giuseppe Failla, di 38 anni, che è tra i rinviati a giudizio, e altri mai sfiorati da attività investigative.

Le indagini si sono svolte in particolare attraverso intercettazioni operate dai militari dell'Arma. Così come per Salvatore Giuseppe Failla la procura ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per la moglie, Sina Angela Faragone, di 26 anni. Rinviati a giudizio anche Franco Italiano, di 40 anni, e la moglie, Gisella Miceli, di 36. A giudizio anche Maria Sedita, di 43 anni, e il figlio, Giuseppe Sarullo, di 23. Il processo, con la prima udienza fissata per il 27 febbraio 2015, si terrà anche per i fratelli Michelangelo e Natale Catalano, rispettivamente, di 32 e 46 anni. Gli altri rinviati a giudizio sono Giuseppe Fallea, di 53 anni; Rosario Triolo, di 39; Sergio Beniamino, di 41; Luigi Sarullo, di 42; Angelo Di Caro, di 26 anni; Stefano Morello, di 35; Vincenza Tavormina, di 28. Non luogo a procedere per Antonino e Francesco Cardillo, rispettivamente, di 24 e 22 anni; Emanuele Gagliano, di 33; Mirella Daniela Vassallo, di 32; Rosario Failla, di 31 anni.

 

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