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Comune-Dedalo Ambiente,
ancora un taglio a Canicattì

La società vive un momento di grave difficoltà a causa dei trasferimenti dei Comuni. Il commissario straordinario Lo Brutto: «Avendo meno soldi nelle nostre casse anche la qualità del servizio potrebbe risentirne»

CANICATTI'. Anche per il mese di agosto la Dedalo Ambiente, la società che gestisce in città il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, dovrà «accontentarsi» di ricevere da Canicattì soltanto una parte di quanto invece spetterebbe versare al Comune sulla base del contratto che disciplina il rapporto tra i due enti. E come già accaduto nel mese scorso questa situazione finirà con il ripercuotersi in negativo sul servizio garantito in città dalla Dedalo Ambiente. Se ad agosto la somma trattenuta dal Comune fu di oltre 115 mila euro, pari al sessanta per cento del totale previsto, in questa occasione la cifra sarà inferiore ma nonostante ciò la situazione rimarrà ancora di grande difficoltà. A comunicare la decisione del Comune di trattenere circa 65 mila euro dalla quota relativa al pagamento della mensilità di agosto è stato il sindaco Vincenzo Corbo che ha motivato la scelta dell’ente con la necessità da parte dello stesso di chiudere entro la fine del mese di settembre il cerchio sul rimborso che la Dedalo Ambiente deve al Comune in relazione ad una vicenda scaturita negli anni scorsi ma le cui conseguenze sul piano economico sono ancora presenti. «Dobbiamo recuperare le somme che la Dedalo Ambiente ci impose di pagare fino al 2011 sulla scorta di un aggiornamento dei costi del servizio che successivamente la Corte dei Conti ha ritenuto illegittimo – ha spiegato Corbo -. Il primo ottobre la Dedalo cesserà di esistere ed abbiamo quindi la necessità di far rientrare nelle casse comunali quanto ingiustamente versato negli anni scorsi». Una presa di posizione quella del Comune che seppur giustificata da una sentenza della Corte dei Conti rischia di avere ripercussioni negative sul già carente servizio di pulizia garantito in città dalla Dedalo Ambiente. Infatti la società d’ambito vive una situazione di grave difficoltà economica, anche a causa dei ritardi con i quali i sette comuni che fanno parte dell’Ato Ag3 provvedono ad erogare le somme spettanti, ed ormai è quasi al collasso. Venendo meno, infatti, questi soldi diventa sempre più problematico addirittura garantire il gasolio ai mezzi che operano nei comuni. «Non possiamo fare altro che prendere atto della scelta del Comune di Canicattì – ha dichiarato uno dei Commissari Straordinari della Dedalo Ambiente, Tonino Lo Brutto -. Noi continueremo a garantire il servizio come fatto fino ad ora ma è ovvio che avendo meno soldi nelle nostre casse anche la qualità del servizio potrebbe risentirne fino ad arrivare al completo collasso ». In attesa di capire quali saranno i risvolti di questa vicenda rimane l’attuale situazione di assoluto degrado che si registra in città. Gli interventi di pulizia ormai non seguono più alcun criterio e per la maggior parte vengono realizzati soltanto a seguito di precise indicazioni e segnalazioni che provengono dall’ «alto». Interi quartieri sono completamente sommersi dai rifiuti e specialmente cartoni, vera piaga degli ultimi mesi, senza che le autorità competenti facciano il proprio dovere ed avviino così come più volte annunciato nelle settimane scorse i tanto attesi controlli volti a porre un freno a questo incivile fenomeno.  

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