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Agrigento, lo sport in campo per aiutare gli immigrati

AGRIGENTO. Coni, associazioni sportive, curia, questura, sindaci, scuole, centri di accoglienza: tutti insieme per stipulare accordi per inserire gli immigrati nelle attività sportive agrigentine e favorirne l'integrazione.
La conferenza nella sede del Coni è stata patrocinata dal ministero dell'Interno e dell'Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale a difesa delle differenze. Siglati protocolli d'intesa per offrire agli immigrati nuovi servizi: l'obiettivo è quello di dare la possibilità ai ragazzi di colore di poter praticare attività fisica insieme ai coetanei agrigentini e favorire in questo modo la piena integrazione. Operatori locali, società sportive e associazioni con gli enti locali potranno accogliere gli immigrati anche in questo modo. Il vertice con i rappresentanti del mondo sportivo e delle istituzioni civili e religiose ha avuto un grande successo: filo conduttore della conferenza a favore degli immigrati è stata la frase di Papa Francesco: «Possa lo sport favorire sempre la cultura dell'incontro». L'evento è stato organizzato dalla presidenza nazionale dell'Us Acli con l'Us Acli Agrigento presieduta da Stefano Urso e con le Acli di Agrigento.
«Attraverso questo intervento - affermano il presidente nazionale Marco Galdiolo e il vice presidente Antonino Meolo - si vuole dimostrare la propria disponibilità a poter aiutare, anche attraverso lo sport, gli immigrati. A favorire la cultura dell'incontro a difesa delle differenze. A poter interagire con l'intero sistema Acli per venire incontro alle tante esigenze che gli immigrati oggi presentano. A poter stabile con gli amministratori ed operatori locali protocolli d'intesa per i servizi da offrire agli immigrati».
Anche l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, ha ribadito che "lo sport può favorire la cultura dell'incontro". Presenti pure il presidente regionale dell'Us Acli Ignazio Beninati e il presidente del Coni di Agrigento Calogero Lo Presti, il reponsabile dell'Immigrazione della Questura Lupo, amministratori locali tra cui l'assessore alla solidarietà sociale del comune di Porto Empedocle Antonietta Schembri, il sindaco di Favara Rosario Manganella, il direttore del Caritas Valerio Landri, il dirigente scolastico dell'Ipia Fermi Francesco Casalicchio, i presidenti delle associazioni sportive affiliate all'Us Acli. Pronte a coinvolgere i giovani di colore nelle attività sportive attraverso i protocolli d'intesa le strutture che ospitano gli immigrati e che hanno preso parte alla conferenza: le associazioni Omnia Academy di Favara, Aquorinto di Agrigento, Alice di Palma di Montechiaro, la comunità Cuore di Palma Montechiaro.
Gli immigrati hanno partecipato ad un torneo di calcetto all'oratorio "Oreb" Santa Croce di Porto Empedocle dopo la benedizione delle magliette donate dalla sede nazionale a tutti gli atleti. I ragazzi dell'oratorio hanno poi consumato la loro cena insieme ai giovani immigrati.

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