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Raccolta rifiuti a Sciacca, pagati gli stipendi degli operai Sogeir: sciopero scongiurato

SCIACCA. Gli operai della Sogeir domani non sciopereranno. Rimangono in stato di agitazione, ma svolgeranno regolarmente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti perché hanno ricevuto, dopo la quattordicesima mensilità, anche lo stipendio di giugno. La decisione di non scioperare è stata assunta durante un'assemblea dei lavoratori, alla quale ha partecipato anche Enzo Iacono, della Cgil Funzione pubblica. Non era scontata la sospensione dello sciopero, nonostante il pagamento dello stipendio, perché alla base della protesta ci sono anche altre motivazioni. "C'è un problema che riguarda la sicurezza dei mezzi - dice Michele Piazza, operaio Sogeir - e poi i nostri indumenti da lavoro che vanno cambiati ed i vaccini. I mezzi devono essere sottoposti a un'adeguata manutenzione e non soltanto a quella strettamente necessaria. Nel quartiere di San Michele, ad esempio, da circa due mesi - aggiunge Piazza - abbiamo difficoltà per effettuare la raccolta dei rifiuti nei cortili. Disponiamo, infatti, di un mezzo piccolo che può accedere ai cortili, ma è guasto e non è stato ancora riparato. Questo a danno anche del servizio che non può essere svolto nella maniera adeguata". Per Giovanni Bongiovì, altro operaio Sogeir, "l'obiettivo principale al quale bisogna puntare è comunque il pagamento puntuale degli stipendi e non con settimane di ritardo". Enzo Iacono si tiene in contatto con la società, ma anche con i Comuni. Solo i pagamenti, in maniera puntuale, da parte dei Comuni possono consentire di evitare i ritardi nel versamento delle mensilità agli operai. "Il cambiamento di gestione preoccupa i lavori - dice il sindacalista - e noi auspichiamo che si concluda al più presto la fase della liquidazione della società. Mantenerla in queste condizioni senza poter acquistare mezzi, accedere a prestiti o finanziamenti messi a disposizione crea non pochi problemi. Se a questo si aggiungono i ritardi dei Comuni nei pagamenti alla società ecco spiegate le ragioni delle continue proteste dei lavoratori che rappresentano l'anello debole della catena". La Cgil ha già manifestato dissenso al progetto, annunciato dal Comune, di una gestione del servizio affidato a una ditta, attraverso una bando europeo. "Noi siamo per una gestione pubblica - dice Enzo Iacono - che è più economica sotto diversi aspetti. Con la gestione in house non si è soggetti al pagamento dell'Iva, si può risparmiare un utile d'impresa che non è mai essere inferiore al 15 o 20 per cento per chi si aggiudicherà il servizio.
Il Comune parte già da un vantaggio, quello di avere un personale di 48 unità composto dagli operai - conclude Iacono - e di un numero che sarà ritenuto necessario di amministrativi già esperto in questo lavoro".
L'Ambito di raccolta ottimale coincide con il territorio comunale ed entra in campo proprio il Comune che punta alla gestione del servizio, da appaltare, però, con un risparmio notevole per le casse dell'ente rispetto alla spesa attuale, secondo le previsioni dell'assessore ai Servizi a rete, Gaetano Cognata. In base a questi calcoli effettuati dal Comune la gara, che verrà espletata dall'Urega di Agrigento, potrà avere un importo a base d'asta di 5 milioni e mezzo di euro. Un risparmio, di circa un milione di euro, ci sarebbe già rispetto al costo complessivo attuale del servizio.

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