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Piano paesaggistico, il Comune di Canicattì ricorre al Tar

AGRIGENTO. È scontro totale sul Piano Paesaggistico regionale e sulle misure previste per l'ambito inerente il territorio della provincia di Agrigento riguardante anche il comune di Canicattì. Come paventato nelle settimane scorse, a seguito di una prima disamina dell'importante strumento dalla quale erano già emersi numerosi aspetti di dubbia validità, l'amministrazione comunale ha deciso di impugnare dinanzi al Tribunale Regionale Amministrativo l'intero Piano Paesaggistico regionale. Una decisione quella assunta dall'amministrazione Corbo anche a seguito del supporto offerto dagli ordini professionali che, intervenuti in maniera molto negativa anche loro in merito al contenuto del piano, hanno prodotto un documento che esplicita le forti criticità presenti nel piano a tal punto da richiederne il ritiro. Il ricorso al Tar in particolare è rivolto ad ottenere la sospensiva del piano alla luce del fatto che lo stesso, essendo già entrato in vigore, ha fatto scattare anche le previste norme di salvaguardia che in alcuni casi rischiano di produrre gravi conseguenze per lo sviluppo del territorio.
«La nostra decisione si ricollega a quanto deciso anche da altri comuni della provincia di Agrigento - ha spiegato l'assessore comunale al Territorio Gaetano Rizzo -. Per quanto riguarda il nostro territorio il piano presenta evidenti criticità ed incongruenze che a nostro avviso potrebbero anche inficiarne la validità e che sicuramente potrebbero riflettersi in maniera negativa sullo sviluppo economico ed urbanistico della città. Sulla stessa lunghezza d'onda si sono espressi gli ordini professionali e le categorie produttive che in questi giorni abbiamo incontrato proprio per definire i passaggi da compiere per cercare di ottenere una tutela maggiore per il nostro territorio».
Oltre al ricorso al Tar il comune si farà promotore dell'istituzione di una commissione di studio insieme ai rappresentanti dei vari ordini professionali che avrà il compito di analizzare il piano nella sua interezza per mettere in atto in un secondo momento tutte le iniziative volte ad introdurre nel documento tutte quelle migliorie che non pregiudichino lo sviluppo del territorio. «Oltre a questo lavoro di analisi - ha continuato Rizzo - presenteremo anche le nostre osservazioni al piano, sulla base degli accertamenti effettuati dagli uffici comunali competenti. L'obiettivo finale è quello di ottenere la possibilità di essere inseriti in un effettivo processo di concertazione necessario per la definizione di un piano paesaggistico rispondente alle reali esigenze del territorio».
Intanto ieri la Sovrintendenza di Agrigento ha inoltrato al comune una nota nella quale viene spiegato il motivo di alcuni errori presenti nelle tavole di piano riguardanti il comune di Canicattì. A provocare la "sparizione" di una porzione del territorio comunale è stato un errore materiale nell'impostazione dell'area da stampare nei files trasmessi dalla stessa Sovrintendenza. «Anche questa situazione - ha concluso Rizzo - testimonia la superficialità con la quale si è provveduto a realizzare un importante strumento come il piano paesaggistico». (*gimo*)

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