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Casteltermini, la "rivolta" dell'acqua: "La gente non è in grado di pagare"

CASTELTERMINI. Prima, i presidi pacifici ai tre ingressi della città. Presidi, che non hanno creato intralcio al traffico e che avevano un unico significato: riappropriarsi del ruolo della città, iniziative economiche comprese. Poi, Casteltermini si è riversata in piazza Duomo dove, simbolicamente, sono state bruciate le bollette della Girgenti Acque. Rivolta popolare – pacifica, ma pur sempre rivolta, - ieri mattina, nel Comune montano di Casteltermini. «Sto cercando di mettermi in contatto con il prefetto – ha detto il sindaco Nuccio Sapia - . Chiediamo di essere ascoltati perché qui c’è un problema di allarme generale. Le bollette della Girgenti Acque, già recapitate, sono esose, insostenibili e sono in corso anche alcuni distacchi dell’acqua. Vogliamo, tutti compatti, riappropriarci dell’acqua quale bene pubblico».
In alcuni condomini di Casteltermini, composti da appena sei appartamenti, sono state recapitate bollette pari a poco più di 7 mila euro. ULTERIORI APPROFONDIMENTO NELL'ARTICOLO SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI 21 GENNAIO 2014.

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