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Ospedale senza Tac ad Agrigento, la Fials denuncia il perché

AGRIGENTO. Un "ospedale da terzo mondo", dove una ragazza di 29 è entrata in coma dopo il parto e dove non è stato possibile farle una Tac urgente perché il macchinario per la "tomografia computerizzata" è rotto.
È la segreteria provinciale della Fials a rilanciare il caso dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento in una lettera inviata al presidente della Regione Rosario Crocetta e all'assessore alla Salute Lucia Borsellino dopo il "tristissimo episodio" che sta coinvolgendo in queste ore la giovane neo mamma agrigentina Maria Grazia Palumbo ora ricoverata in coma all'ospedale di Caltanissetta a causa di un'emorragia cerebrale e incoraggiata dagli amici su facebook che nei giorni scorsi hanno anche promosso una fiaccolata.
«Dell'accertamento dei fatti si occuperanno le autorità competenti, speriamo che per la neo mamma, ricoverata in gravi condizioni, tutto possa risolversi presto e per il meglio. Tuttavia l'episodio ripropone la gravissima e paradossale situazione che vede l'ospedale del capoluogo della provincia, unico tra i presidi amministrati dall'Asp di Agrigento, ad essere sostanzialmente privo dell'indispensabile tecnologia sanitaria di diagnosi per immagine, sia della Tac che della risonanza magnetica. Tecnologie la cui mancanza determina un grave ostacolo alle attività di quasi la totalità delle unità operative sia mediche che chirurgiche», ha scritto Amedeo Fuliano, vice segretario regionale della Federazione autonomie locali e sanità nella lettera inviata al presidente e all'assessore. Fuliano chiede di sapere «se abbiano mai preso in considerazione, posto che l'attuale amministrazione è in carica dal 16 settembre2011, la possibilità di prendere a nolo una Tac nelle more della definizione delle lunghissime procedure di acquisto avviate. Se ciò fosse stato fatto molti altri episodi di malasanità, non balzati ai tristi onori della cronaca, si sarebbero potuti evitare e contestualmente le unità operative avrebbero potuto operare meglio, più velocemente, in una condizione di maggiore sicurezza per i pazienti».
Intanto, su facebook gli amici di Maria Grazia, dopo aver promosso una fiaccolata tra rabbia e indignazione per l'accaduto, incoraggiano la ragazza. "Maria Grazia non mollare, la tua piccola ha bisogno di te ora come non mai", scrive Antonella Munda. "Forza, ti aspettiamo" scrive Sonia Lo Giudice condividendo una foto dell'amica nel giorno del matrimonio. "Prego per Maria Grazia e per tutta la famiglia. Tanti baci dal cuore mio, sono con voi", scrive Calogero Marchese. E Graziella Remiggi: "Maria Grazia, preghiamo tutti per te, forza , che Dio ti illumini". L'incoraggiamento di Piero Russo: "Vai che ce la farai, forza Maria Grazia".

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