SCIACCA. Il Comune manterrà la Tarsu. L'amministrazione e la maggioranza hanno deciso di portare questa proposta in consiglio comunale. È stato deciso durante una riunione alla quale hanno partecipato il sindaco, gli assessori ed i consiglieri della maggioranza. L'aumento per coprire il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ci sarà, rispetto al 2012, di un milione e 700 mila euro, ma passando alla Tares sarebbe stato di un milione e 850 mila euro. Il costo complessivo del servizio è di 5 milioni 251 mila euro. Questa somma comprende 465 mila euro di costi di amministrazione. Mantenendo la Tarus 150 mila di questi 465 mila euro potranno non gravare sui cittadini. Il Comune, infatti, può reperirli in maniera diversa. La maggioranza presenterà al consiglio questa e un'altra proposta, la riduzione dello 0,5 per mille dell'Imu sulla seconda casa che, complessivamente, sgraverà l'imposta di 450 mila euro.
Ma l'aumento, con la Tarsu, rispetto al 2012, ci sarà. La Tarsu prevede quattro categorie, mentre la Tares ben dieci per quanto riguarda le attività. Un negozio di 100 metri quadrati per il quale nel 2012 sono state pagate 423 euro di Tarsu nel 2013 ne pagherà 614. Con la Tares, invece, il titolare avrebbe dovuto sborsare 1.098 euro per un negozio di alimentari, 2.175 ortofrutta, 1672 ristorante, 629 parrucchieri e barbieri, 577 autofficine e 510 abbigliamento. Per quanto riguarda le utenze domestiche, invece, la Tarsu prevede il pagamento a seconda dei metri quadrati e poi per un unico occupante o per diversi componenti della famiglia. La Tares, invece, pagamenti diversi a seconda dei metri quadrati, ma anche dei componenti del nucleo familiare. Un unico occupante di una casa di 100 metri quadrati ha pagato nel 2012 con la Tarsu 117 euro, nel 2013 ne pagherà 171. Con la Tares ne avrebbe pagati 126. Ma per una casa di 100 metri quadrati con diversi componenti per la quale nel 2012 sono stati pagati 157 euro la Tarsu del 2013 è di 228 euro. Durante la riunione si è parlato anche di tagli della spesa e Mario Turturici ha annunciato un emendamento al bilancio che prevederà un taglio delle indennità ai dirigenti comunali. Secondo l'ex sindaco questo consentirebbe di recuperare da 100 a 150 mila euro e con tali risparmi abbassare la pressione fiscale. Quest'emendamento verrebbe presentato nel bilancio pluriennale.
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