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Scaglia mattone contro un barista, algerino finisce in manette a Licata

I carabinieri hanno arrestato Sharma Kaval di 28 anni. Il titolare del locale è in pericolo di vita

LICATA. I carabinieri della compagnia di Licata, coordinati dal capitano Massimo Amato, stanno cercando un altro extracomunitario, forse anch’egli algerino, che intorno alle 22 di sabato si sarebbe trovato insieme a Sharma Kaval all’interno del bar Arcobaleno del rettifilo Garibaldi, nel quartiere Oltreponte. Sharma Kaval, che ha 27 anni, sarebbe l’autore del tentato omicidio di Antonio Santamaria, licatese di 55 anni, titolare del bar. L’ipotesi alla quale lavorano i carabinieri è che l’algerino finito in manette per tentato omicidio stava litigando con un connazionale, e forse il titolare del bar si è intromesso per dividerli. E’ a quel punto che Kaval avrebbe raccolto da terra una delle pesanti mattonelle che costituiscono la pavimentazione del marciapiede e l’avrebbe scagliata contro Santamaria. Il titolare del bar è stato centrato alla testa e tutti i presenti si sono resi conto subito della gravità delle ferite riportate dall’uomo. E’ scattato l’allarme e sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia cittadina per avviare le indagini. Nel frattempo il ferito era stato adagiato sull’auto di un avventore del bar Arcobaleno e trasportato al pronto soccorso del San Giacomo d’Altopasso. Qui i medici hanno riscontrato all’uomo un forte trauma cranico e considerata la gravità delle condizioni ne hanno disposto il trasferimento, in elicottero, in Rianimazione. Poco dopo nella pista di contrada Cannelle è atterrato il velivolo del 118 ed Antonio Santamaria è stato trasferito all’ospedale Cannizzaro di Catania. Le condizioni dell’uomo sono giudicate molto gravi dai medici e la prognosi sulla vita è riservata.
Nel frattempo i carabinieri del nucleo operativo, e quelli della stazione, si erano messi sulle tracce del presunto autore del tentativo di omicidio. L’algerino Sharma Kaval è stato arrestato poco dopo e tradotto in carcere ad Agrigento, a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’uomo è chiamato a rispondere di tentato omicidio e porto abusivo di armi. Addosso, infatti, i carabinieri gli hanno trovato un coltello di 15 centimetri, di genere vietato. Il coltello è stato sequestrato. Ma le indagini dei militari sono tutt’altro che ultimate. Gli investigatori, infatti, stanno cercando un secondo algerino, giovane anch’egli, che sabato sera si sarebbe trovato all’interno del bar Arcobaleno insieme al connazionale. Anche in questo caso pare si tratti di un immigrato residente in città con un regolare permesso di soggiorno. I carabinieri lo avrebbero già identificato ed ora stanno provando a rintracciarlo. Sentirlo servirà agli investigatori anche per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

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