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Agrigento, oggi lo sciopero dei netturbini

Ogni possibilità di trattativa, giovedì mattina, durante il tavolo di raffreddamento svoltosi in Prefettura, è stata subito accantonata

AGRIGENTO. I cassonetti per la raccolta dei rifiuti, oggi, rimarranno pieni. I netturbini si asterranno dal lavoro. A proclamare lo sciopero sono stati i sindacati Confederali e l’Ugl. Ogni possibilità di trattativa, giovedì mattina, durante il tavolo di raffreddamento svoltosi in Prefettura, è stata accantonata. I lavoratori chiedevano il pagamento – da parte delle ditte - della quattordicesima mensilità, del mese di settembre e dei ticket ristorazione, il cosiddetto salario accessorio. L’accordo è sfumato perché i sindacati non hanno acconsentito alla rateizzazione della quattordicesima mensilità. Le ditte si erano impegnate, infatti, a pagare la mensilità di settembre entro questa settimana, così come ad ordinare – e a farli giungere a destinazione a breve – i ticket di ristorazione. Proprio sul pagamento della quattordicesima mensilità tutto si è però impantanato. La proposta delle ditte era di rateizzare il pagamento: tre tranche a partire dal 15 novembre per concludersi il 15 gennaio. I lavoratori – rappresentati al tavolo di raffreddamento dalle proprie sigle sindacali - non hanno però accettato. I pagamenti venivano chiesti, infatti, tutti entro il 30 novembre. Saltata, dunque, la trattativa, i sindacalisti hanno confermato la volontà di scioperare. Ed oggi è il giorno dell’astensione dal lavoro. I cassonetti per la raccolta dei rifiuti rimarranno dunque pieni. In molte zone – quelle più popolose – i sacchetti dei rifiuti tracimeranno sui marciapiedi, creando nuovamente disagi. Meravigliato per il mancato raggiungimento dell’accordo, s’era dimostrato – a conclusione del tavolo di raffreddamento in Prefettura - il liquidatore dell’Ato Gesa Teresa Restivo che avrebbe anche fatto da “garante” per le somme di vari Comuni che transitavano dalla sua “postazione”. “Basito” s’era, invece detto, “davanti ad un atteggiamento d’intransigenza e rigidità” il neo commissario Ferdinando Buceti, nominato per garantire il passaggio da Ato Gesa Agrigento alla nuova società per la regolamentazione della raccolta dei rifiuti Agrigento Est. Ma i sindacati avevano, anche a tavolo di raffreddamento concluso, rincarato la dose: “Ci siamo rifiutati perché la 14esima mensilità è maturata nelle dodici mensilità – aveva detto Alfonso Buscemi della Cgil - e non possiamo consentire la rateizzazione”. Oggi, dunque, i lavoratori rimarranno con le braccia incrociate e la città rimarrà “costellata” da cumuli di rifiuti. Non è escluso, inoltre, che la giornata odierna non sia nient’altro che l’anticamera di un “caldo” autunno di protesta.

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