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Punto Nascite di Licata, interviene la Regione: «È utilissimo, deve restare aperto»

La Commissione Sanità dell’Ars ha annunciato alla delegazione licatese che si opporrà al decreto di chiusura

LICATA. La commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana chiederà al governo Crocetta di lasciare aperto il Punto Nascite di Licata. E’ stato Pippo Di Giacomo, presidente dell’organismo, a comunicarlo ieri alla delegazione dell’amministrazione licatese convocata all’Ars. “Secondo criteri stabili dalla Commissione – scrive il Comune in una nota diffusa ieri pomeriggio, al termine del vertice palermitano – e che saranno proposti all’assemblea regionale per l’approvazione, il punto nascita di Licata rimarrebbe aperto e potenziato. Ragion per cui il presidente Di Giacomo ha invitato il rappresentante del governo a fare chiarezza immediata, senza lasciare nel dubbio le popolazioni interessate”. Ecco perché, secondo la Commissione Sanità, il reparto di Ostetricia del San Giacomo d’Altopasso non deve chiudere: “l’organismo ha elaborato – aggiunge il Comune - dei criteri oggettivi, legati alle condizioni logistiche, alla distanza da altre strutture adeguatamente attrezzate, alle peculiarità di ogni singola realtà, per l’individuazione delle strutture da mantenere. Criteri che non tenendo conto di un semplice ragionamento legato al solo numero delle nascite registrate in un anno solare, mirano a mantenere in vita i punti nascita, per la salvaguardia del sacrosanto diritto alla vita dei nascituri e delle mamme”. E’ chiaro che questa decisione alimenta le speranze dei licatesi di non assistere alla chiusura di un reparto in cui ogni anno nascono oltre 400 bambini. Della delegazione che ha incontrato i rappresentanti della commissione facevano parte il sindaco Angelo Balsamo, l’assessore comunale alla Sanità Salvatore La Carrubba, il consigliere Vincenzo Sica, il direttore sanitario del San Giacomo d’Altopasso, Angelo Trigona, ed il presidente di CittadinanzAttiva, Mariagrazia Cimino. Insieme al presidente Di Giacomo a ricevere il nutrito gruppo sono stati il vice presidente Fontana ed i deputati Di Mauro, Cracolici e Ferreri. Ma dall’organismo dell’Ars sono arrivate anche buone notizie circa la carenza dei medici nel presidio licatese, a più riprese denunciata dalle organizzazioni sindacali. “La Commissione Sanità – ha concluso il Comune – ha invitato il governo regionale ad assegnare alle strutture in cui c’è carenza di medici tutti quei sanitari che risultino in esubero in altre, per una migliore e più efficace distribuzione delle risorse umane e professionali di cui si dispone”.

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