Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Agrigento, Viadotto Carabollace ancora chiuso: disagi e proteste degli automobilisti

L’Anas aveva previsto per martedì scorso il completamento della messa in sicurezza non ancora ultimata

AGRIGENTO. L’Anas aveva annunciato per martedì scorso il completamento dei lavori per consentire la riapertura, a senso unico alternato, del viadotto «Carabollace», ma ancora ieri gli operai erano in attività e, secondo la Polizia stradale, non prima di stasera o, addirittura, domani, gli interventi potranno essere completati. Poi scatterà la verifica da parte della procura della Repubblica di Sciacca, chiamata a decidere in merito al dissequstro e dunque alla riapertura al transito. Quest’accertamento, comunque, prevede tempi molto brevi. Il viadotto è stato sottoposto a sequestro preventivo nell’ambito delle indagini sulla morte di Alessio Spitaleri, il trentenne di Burgio precipitato, con la propria auto, dal viadotto, il 30 maggio scorso. Il 2 luglio l’Anas ha fatto sapere che il completamento dei lavori era previsto per martedì 9, ma così non è stato. Si è appreso, successivamente, di un ritardo nell’arrivo di materiali all’impresa che sta realizzando un’unica corsia centrale da percorrere a senso unico alternato regolato da impianti semaforici. La corsia, larga 3 metri, sarà delimitata da una rete di recinzione alta 2 metri e posta su entrambi i lati. Intanto, gli automobilisti sono costretti a percorrere la provinciale che costeggia le località balneari di Lumia e Timpi Russi. Ieri sulla vicenda è intervenuto il gruppo consiliare Mpa-Pds al Comune di Sciacca. «Ci aspettiamo che nelle prossime ore la dirigenza Anas comunichi la data di riapertura del traffico veicolare che secondo gli annunci dello stesso ente sarebbe già dovuta avvenire da almeno 24 ore». E il gruppo guidato da Lorenzo Maglienti chiama in causa anche l’amministrazione comunale di Sciacca e in particolare il sindaco al quale chiede un intervento presso i vertici dell’Anas «per stabilire e conoscere modalità e tempi d’intervento sulla via Ghezzi, sulla via Marco Polo e sulla provinciale 76, arterie che in questi giorni hanno sostenuto il carico veicolare che solitamente interessa la statale 115. Attualmente - continuano - il manto stradale di queste arterie è in condizioni pessime e non vorremmo che dopo la riapertura del viadotto le strade in questione fossero abbandonate e dimenticate causando ulteriori disagi alla cittadinanza tutta e soprattutto ai residenti e alle strutture turistiche che insistono nelle zone vicine alla bretella alternativa al Carabollace».

Caricamento commenti

Commenta la notizia