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Agrigento, Zambuto sul filo del rasoio al Comune

L’adesione al pd allarga la coalizione, ma in consiglio avrà solo un voto in più dell’opposizione

AGRIGENTO. Zambuto con una maggioranza sul filo del rasoio. La "mossa politica" dell'adesione al Partito democratico, di fatto rafforzerà l'esigua maggioranza di cui il sindaco Marco Zambuto può contare in Consiglio comunale. Stando ai numeri infatti, il sindaco può contare su 16 consiglieri su 30, ed un solo consigliere in più non può rappresentare di certo una stabile maggioranza. Anche perché spesso, le fibrillazioni politiche ed i cambi di casacca, portano i consiglieri a saltare dal tavolo della maggioranza a quello dell'opposizione. Se i tre consiglieri del Pd passeranno al sostegno ufficiale alla giunta, la geografia politica nell'aula consiliare di Palazzo dei Giganti, confermerebbe i 16 consiglieri su 30 che sostengono il sindaco. Cinque sono quelli dell'Udc (3 di questi sono in predicato di aderire al Pd), tre sono del Mpa, altri 3 sono del Pd, uno del Megafono, poi ci sono le adesioni personali di Mallia, Cirino, Settembrino e Pisano. Il problema è anche quello di capire se chi resterà nell'Udc continuerà a seguire Zambuto ed a sostenerlo, perché stando alle dichiarazioni dei vertici del Partito in Sicilia, non sembra che la scelta del sindaco sia stata gradita. Insomma è tutto in alto mare e non sempre i numeri tornano o potrebbero tornare. Tra la maggioranza c'è chi si dice ottimista di poter coinvolgere anche altri consiglieri che sono all'opposizione. Ma la stessa idea l'hanno maturata quelli della minoranza pronti a sottoscrivere, a depositare e portare in Consiglio una mozione di sfiducia che possa mettere fine all'esperienza Zambuto bis al Comune di Agrigento. In soccorso del sindaco arriva Peppe Di Rosa che lancia il guanto di sfida: «Non temiamo nessuna mozione di sfiducia - dice - se hanno i numeri la presentino pure. Noi siamo compatti e presto avremo anche delle nuove adesioni che andranno a rafforzare l'esigua maggioranza numerica». Dopo che ne avrà parlato con gli organismi locali, il capo dell'amministrazione comunale avvierà il rimpasto di giunta. E l'annunciata, o ventilata, mozione di sfiducia non sembra preoccupare né lo stesso sindaco, né i gruppi che fanno parte della coalizione. Il rimpasto di giunta, a più di un anno dalla rielezione di Zambuto, è adesso una condizione indispensabile per rilanciare l'azione amministrativa. Indiscrezioni parlano dell'ingresso in giunta di Peppe Di Rosa, che ha avuto il lasciapassare direttamente dal governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. In amministrazione ci sarà spazio anche per due assessori del Pd, per l'Udc e per qualcun altro degli indipendenti che sostengono Zambuto. Intanto le reazioni alla notizia dell'adesione al Pd di Renzi del sindaco Zambuto, non si sono fatte attendere. Su facebook è spuntato un fotomontaggio di Renzi e Zambuto assieme in bicicletta, creato dal gruppo «Agrigento punto a capo». Un modo scherzoso e simpatico per gli amici di Mario Aversa di commentare il passaggio al Partito democratico del sindaco Zambuto, spesso bersaglio dei commenti negativi sul gruppo facebook per le inefficienze amministrative e sulle varie problematiche della città.

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