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Rifiuti, i netturbini precettati

Alcuni sono pronti ad accettare la proposta di pagamento della mensilità di agosto e della quattordicesima, tornando al lavoro subito. Altri non intendono cedere

AGRIGENTO. Un nutrito gruppo di operatori ecologici iscritti alla Cgil si dice pronto ad accettare la proposta di pagamento della mensilità di agosto e della quattordicesima mensilità, tornando al lavoro da domattina per raccogliere i rifiuti ad Agrigento e negli altri 18 Comuni dell'Ato Gesa Ag2. Il fronte dei netturbini è però frammentato perché c'é un altro gruppo che non intende cedere d'un solo passo.
LAVORATORI PRECETTATI. «Gli operatori ecologici sono stati tutti precettati. Sto aspettando che mi notifichino l'atto da portare ad Agrigento e da affiggere in bacheca». Lo annuncia l'amministratore delegato dell'Iseda, Giancarlo Alongi, anche nella qualità di capogruppo del raggruppamento delle imprese, all'uscita della riunione appena conclusa dal dipartimento per l'emergenza rifiuti della Regione. «Se domattina qualcuno continuerà nella protesta, dovremo informare la struttura commissariale, fornendo i nomi e i cognomi - aggiunge - di chi non è andato a lavorare. Il soggetto attuatore dell'emergenza rifiuti Maurizio Norrito segnalerà a sua volta questi nominati alla guardia di finanza, polizia e carabinieri e scatterà automaticamente la denuncia e noi, dal canto nostro, provvederemo al licenziamento». «È davvero paradossale - conclude Alongi - non si era mai arrivati, nell'Agrigentino, a questo punto».
La raccolta dei rifiuti ad Agrigento e negli altri 18 Comuni dell'Ato Gesa Ag2, dovrebbe riprendere domani. I Comuni, intanto, hanno cominciato ad effettuare i mandati di pagamento promessi all'Ato Gesa Ag2 nell'accordo di giovedì sera. A mandati di pagamento conclusi da parte dei Comuni si dovrebbe arrivare a 613 mila euro che verranno erogati, dall'Ato Gesa Ag2, alle imprese e queste, a loro volta, pagheranno ai lavoratori gli arretrati fino al 31 agosto, più la quattordicesima.

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