S'intitola "Integra" il nuovo
lavoro da studio firmato dal cantante di Sciacca, Ivan Segreto. Il
ritorno sulle scene, a tre anni di distanza dal precedente
"Chiaro", per il cantautore siciliano arriva con dieci nuove
tracce, da "Asfalto" a "Vibrare", passando da "Cannibale" e
tutte le altre, all'interno delle quali Segreto ha giocato a
mischiare il suo jazz ad altri generi come il rock e
l'elettronica, ispirandosi anche a Radiohead, Sigur Ros e altri
artisti affini per sensibilità alla contaminazione.
«Sono partito dall'esperienza dell'album precedente -
racconta Segreto - che era rarefatto, elettro-acustico e con una
tessitura già per me interessante. Su quelle basi, ho cercato di
arricchire, riscaldare e rendere il tutto più avvolgente,
utilizzando qualche accorgimento sonoro particolare. Il tutto
senza però tradire la mia passione e la mia sensibilità nella
direzione del jazz». Il cantautore ha così sintetizzato in un personale punto di
vista alcune importanti influenze e ha creato un'opera
elettro-acustica con sovrapposizioni vocali e suggestioni
timbriche ricavate da suoni reali provenienti da plastiche,
legni, metalli, sassi e altro, in accordo con lo sviluppo dei
brani. «Il titolo è da interpretare nella doppia accezione di
verbo e aggettivo - spiega il cantautore di Sciacca - nel senso
cioè di qualcosa di intero ma anche come esortazione ad
integrare ciò che siamo con quello che desideriamo essere. Parlo
anche di un'integrazione tra quello che sentiamo con i sensi e
quello che si può scoprire con la meditazione e l'introspezione,
restando però coerenti». Un album, quello di Segreto, realizzato
assieme a Daniele Camarda al basso e Roberto Pistolesi alla
batteria, nato per strati e partito da un'idea di realizzare un
prodotto per soli synth e voce, salvo poi la decisione di
aggiungere ingredienti fino ad ottenere il prodotto finito. «Il protagonista di tutte le canzoni è una sorta di uomo
nuovo - dice - un individuo capace di fondere la propria
esperienza sensibile a quella emotiva ed interiore. Dal vivo il
lavoro sarà presentato in trio, con basso, batteria e tastiere,
oltre ad un grande uso di campionatori. In ogni caso,
l'obiettivo live sarà quello di cercare comunque l'agilità di un
trio jazz o acustico». L'album è pubblicato sotto l'etichetta Bradìlogo, fondata
dallo stesso Segreto.
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