Musumeci ad Eraclea Minoa: «Salveremo la spiaggia che attende da 25 anni»
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Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è andato di persona a verificare le condizioni della spiaggia di Eraclea Minoa, nell'Agrigentino, dopo l'ultima mareggiata che ha portato via altri alberi della pineta. Musumeci, che è anche commissario contro il dissesto idrogeologico, era accompagnato dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, ed è stato accolto dal sindaco di Cattolica Santo Borsellino, dal presidente del Consiglio comunale Giusy Alagna e da alcuni operatori economici del luogo. Nella frazione marina di Cattolica è in programma un intervento di ripascimento della spiaggia, programmato proprio dalla Struttura che combatte il dissesto idrogeologico. «Stiamo lavorando - ha sottolineato il presidente della Regione - per difendere la nostra costa e mettere in sicurezza questo meraviglioso angolo della Sicilia. L’erosione del mare qui ha divorato circa cento metri di spiaggia, un fenomeno che si ripete in diverse parti dell’Isola. Finalmente abbiamo avviato un progetto, lo abbiamo finanziato con la Struttura contro il dissesto idrogeologico e i lavori dovrebbero iniziare prossimamente, dopo aver trovato una intesa con la Soprintendenza del mare. Bisognava aspettare 25 anni per intervenire?», chiede retoricamente Musumeci, anche per rispondere all'associazione Mareamico, che nei giorni scorsi ha puntato il dito sulle lungaggini burocratiche. In risposta la Regione ha fatto il punto sullo stato dell'arte. Sul fronte del ripascimento del litorale sono già in atto i rilevamenti, anche subacquei, necessari alle ulteriori opere previste dal progetto. Gli interventi sono eseguiti dalla Thetis Costruzioni srl di Ferrara, che si è aggiudicata l’appalto per un importo di poco superiore ai due milioni e duecentomila euro. Agli inizi di febbraio il decreto firmato dall’assessore al Territorio e all’Ambiente Toto Cordaro ha permesso di avviare gli interventi, nel rispetto delle prescrizioni impartite dalla Commissione tecnica specialistica per le valutazioni ambientali. L’obiettivo dell'intervento è frenare l’erosione costiera, che negli anni ha causato un sensibile arretramento dell’arenile, consentendo al mare di aggredire alcuni tratti della pineta e anche le attrezzature turistiche. L’intervento prevede la realizzazione di tre pennelli costituiti da massi ciclopici e il ripascimento della spiaggia. Il tratto che verrà recuperato, e che procede da Capo Bianco verso est per una lunghezza di circa due chilometri, comprende anche il boschetto che si trova a pochi metri dalla spiaggia.