Fedeli in processione per la loro patrona, Sciacca rende omaggio alla Madonna del Soccorso - Video
SCIACCA. Nonostante il tempo sembrasse poco benevolo, anche quest’anno Sciacca ha potuto rendere omaggio alla patrona, la Madonna del Soccorso, portando in processione la statua, che è alta un metro e 65, e che nonostante i suoi 7 quintali, viene retta sulle spalle da marinai saccensi, a piedi scalzi. Di grande colpo d’occhio la processione, che mostra le confraternite, le associazioni cattoliche, i fedeli di tutte le parrocchie, il Clero , tutti al seguito della vara seicentesca in cui si trova la statua della Madonna, ornata dai gioielli d’oro, argento e in corallo, donati dai devoti. Costruita tra il 1503 e il 1504 dai maestri Giuliano de Almanchino e Bartolomeo Birritano, ed arrivata via mare nell’ottobre del 1504, la statua della Madonna del soccorso venne in un primo momento collocata nella chiesa di San Barnaba, per poi essere spostata nel 1753 nella chiesa di Sant’Agostino e arrivare infine nell’800 nella chiesa Madre dove tutt’oggi si trova. Nel novembre del 1625 Sciacca fu colpita da una grave epidemia di peste, che decimò la popolazione. A nulla sembrava servissero le medicine e le penitenze. Fu così che si chiese alla Vergine di far cessare la pestilenza e il 2 di febbraio del 1626 La Madonna del soccorso venne eletta a patrona della città, in seguito appunto al miracolo della liberazione dei saccensi dalla peste. Si promise allora di portare ogni anno il simulacro in processione nella stessa data del 2 febbraio. E mentre le campane suonano a festa e le artiglierie dei baluardi sparano a salve, ogni anno la folla urla gioiosa “Viva Maria, la grazia è fatta!”.