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Bici tra i templi di Selinunte: la Sicilia scommette sul cicloturismo

Pedalare tra le colonne, fermarsi ad ammirare il tempio ascoltandone la spiegazione in cuffia e proseguire immergendosi nella natura. La Sicilia scommette sul cicloturismo e Selinunte si erge a modello da seguire.

Domani l’esordio dell’iniziativa di Coopculture, con un percorso che condurrà alla collina orientale, con il maestoso tempio E e i resti dei templi F e G, oltre alle gigantesche macchine in scala 1:1, della mostra “Ars Aedificandi” di MondoMostre, riproduzioni fedeli dei macchinari utilizzati nei cantieri greci. Poi, le bici proseguiranno verso il baglio Florio, che potrà essere visitato oppure si potrà proseguire fino all’Acropoli. Il tragitto si snoda attraverso l’antico alveo del fiume Cottone, la cui foce era il porto della città. Una volta in cima all’Acropoli i visitatori potranno ammirare dall’alto il mare e la bellissima spiaggia di Selinunte, per poi proseguire a piedi a ridosso della possente cinta muraria che cingeva gran parte dell’acropoli – un percorso inedito anche per chi il Parco lo conosce bene - ed arrivare a porta Nord, il principale punto di accesso alla città, per entrare nell’area archeologica dell’abitato punico e dei templi C, D, A, O. In bici si ritornerà all’ingresso.

Il costo è di 24 euro, che comprende il noleggio di bici e audioguide, oltre al biglietto di ingresso al parco: «Selinunte scommette sulla sua anima verde, su una natura che, anche per effetto dei lavori di ripulitura e disboscamento appena completati, è sbocciata, tornando rigogliosa – dice il direttore del parco archeologico, Felice Crescente -. I lavori ci hanno permesso anche di rendere fruibili zone del Parco di solito non disponibili, ma che, sulle bici, entrano nel circuito».

Il parco archeologico nel trapanese  è il primo nell’Isola ad aver costruito percorsi specifici adatti agli amanti delle due ruote: con i suoi 270 ettari è tra i siti archeologici più grandi del Mediterraneo, possiede un ambiente talmente incontaminato che persino l’ape nera ha deciso di viverci indisturbata. Per questo è stata disegnata una nuova esperienza di visita, sensoriale, green, a zero impatto ambientale: in bicicletta con le audio guide, in maniera da godere profondamente del verde attorno, ma anche scoprire l’intero parco anche lungo sentieri meno battuti.

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