“Ci riproviamo per la quarta volta, trasformando lo scoglio arido di Lampedusa in una terra fertile, dove il teatro, la musica, lo sport, le arti e il sapere faranno da traino ai temi così tanto attuali della solidarietà e dell’integrazione”. Queste parole di Filippo Mulè, presidente dell’associazione onlus “Occhiblu”, sono una dichiarazione di intenti su quella che sarà la quarta edizione di “Lampedus’amore-Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano”, che si terrà a Lampedusa dal 6 all’8 luglio.
La manifestazione è stata presentata stamattina al Teatro Massimo, alla presenza, accanto a Filippo, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, del presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, del segretario regionale di Assostampa, Roberto Ginex, moderati da Elvira Terranova, in una sala gremita di amici e colleghi di Cristiana e di alcuni ospiti che animeranno le tre serate lampedusane: Ernesto Maria Ponte e, con le loro storie di riuscita integrazione, l’atleta olimpionico Rachid Berradi e il musicista Chris Obehi.
“La nostra – riprende Mulè - è una scommessa puntata verso il centro del Mediterraneo e, soprattutto, verso l’ultimo lembo d’Italia e d’Europa, terra di frontiera e allo stesso tempo di straordinaria dolcezza e umanità. In tre anni, superando i nostri limiti, abbiamo raccolto testimonianze, ricordato Cristiana come forse sarebbe piaciuto a lei e raccontato un mondo straordinario. Lo faremo ancora una volta, con un programma più ricco dei precedenti, grazie ai tanti che ci sostengono e sposano il nostro impegno, creando importanti momenti di confronto e di riflessione, sorridendo e stringendoci in un unico ideale di fratellanza. Crediamo in quello che facciamo, ci vorrà un’altra impresa, ma siamo pronti”.
Il tema dell’edizione 2019 è: Lampedusa e il Mediterraneo, le vie dell’accoglienza e della bellezza. Il Premio è riservato ai giornalisti italiani iscritti all’Ordine e ai giornalisti stranieri autori di articoli, inchieste e servizi andati in onda e/o pubblicati su carta stampata, tv, radio, agenzie di stampa e testate online (regolarmente registrate), tra il 9 luglio 2018 e l’8 giugno 2019. Oltre 50 elaborati arrivati, tutti di ottimo livello: contengono testimonianze, fatti e reportage – legati a Lampedusa e al Mediterraneo - inerenti ai valori della solidarietà e dell’integrazione, al fenomeno delle migrazioni, allo sviluppo del turismo e alla bellezza del territorio, alla salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente. Il Premio è suddiviso in cinque sezioni: Stampa estera, Stampa nazionale, Giornalista emergente (under 30), Premio speciale (assegnato su proposta della giuria), più un segmento dedicato agli studenti delle Pelagie che hanno partecipato al corso di formazione giornalistica.
L'intervista a Filippo Mulè
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