Un caso di frode alimentarea Comitini dove è stato scoperto uno stabilimento industriale dolciario abusivo in piena attività, sorpreso proprio mentre si preparava per il particolare periodo delle imminenti festività natalizie. A individuarlo i carabinieri della Stazione di Comitini e del Centro Anticrimine Natura di Agrigento, coadiuvati dal quelli del Nor della Compagnia di Canicattì.
Lo stabilimento si trovava in contrada Balataliscia - Pozzillo a Comitini e al suo interno, è stato sorpreso S.C., classe, ’53, intento con la propria famiglia alla produzione di generi alimentari per bar e pasticceria.
Nel corso delle operazioni, durate l’intera giornata e svolte con l’ausilio del personale dell’Asp di Agrigento, è stato accertato che lo stabilimento, sviluppato su una grande superficie e munito di celle frigorifere e forno industriale, benché iscritto nel registro delle imprese, era sconosciuto alle autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni igienico-sanitarie. Inoltre, gli addetti erano privi di autorizzazione igienico-sanitaria alla produzione di alimenti destinati al consumo umano, o ne avevano una scaduta di validità ormai da tempo. Nelle 3 celle frigorifere dell’opificio si trovavano, fra l'altro, prodotti alimentari non tracciati, prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione (alimenti cotti e crudi conservati in maniera promiscua e detenuti in contenitori non idonei), prodotti alimentari scaduti e prodotti alimentari con etichettatura non conforme o incompleta o inesatta, per un peso complessivo di oltre 3 tonnellate e mezza, pronti per la commercializzazione. Nel magazzino delle derrate da destinare alla preparazione degli alimenti, oltre a 4 tonnellate di riso, erano stivati prodotti alimentari scaduti per un peso complessivo di 131 chili. Infine, nonostante la mancanza delle autorizzazioni, l’azienda custodiva la documentazione della cospicua filiera di bar e pasticcerie rifornite.
Il titolare dell'impresa è stato denunciato per “frode nell’esercizio del commercio”, “vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine" e “per avere detenuto alimenti in cattivo stato di conservazione”, mentre lo stabilimento, con tutto il suo contenuto - che per la parte degli alimenti già pronti per lo smercio ha un valore stimato di circa 35.000 euro - è stato sequestrato. È in corso la quantificazione delle sanzioni amministrative che verranno comminate dalle autorità competenti in materia sanitaria.
I carabinieri si sono anche accorti che lo stabilimento aveva un allaccio abusivo alla rete elettrica: così, aiutati da personale Enel, hanno scovato un complesso sistema di cavi interrati, realizzato dal titolare dell’azienda per collegare il sito produttivo e l’abitazione direttamente alla rete elettrica posta lungo la strada che attraversa la contrada. Così oltre alla denuncia è scattato l'arresto per l'uomo per furto aggravato. Al termine dell’udienza per la convalida davanti al gip del Tribunale di Agrigento, si è visto applicare la misura cautelare dell’obbligo di presentazione 3 volte alla settimana alla Polizia Giudiziaria. Le indagini proseguono per identificare tutti gli appartenenti alla filiera servita dallo stabilimento abusivo e recuperare il prodotto alimentare, privo dei requisiti di sicurezza per il consumatore, già distribuito.
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