LAMPEDUSA. Sono 2220 i migranti tratti in salvo nella giornata di ieri in 11 operazioni di soccorso, coordinate dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma. Alle operazioni di salvataggio, è detto in una nota, hanno preso parte due motovedette classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa, unità navali della Marina Militare, mezzi della Guardia di Finanza, la nave tedesca Hessen, la nave Phoenix del Moas (Migrant Offshore Aid Station) e un mercantile dirottato dal Centro Nazionale di Soccorso.
È arrivata a Catania la nave Bulwark della marina militare britannica con 617 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia, comprese donne, alcune delle quali incinte, e bambini. Due motovedette della Guardia costiera di Lampedusa hanno soccorso e tratto in salvo circa 100 migranti. Dopo qualche giorno di tregua, riprendono le partenze dalla Libia verso le coste italiane: al momento sono già 1.300 i migranti soccorsi dai mezzi della Guardia di Finanza e della Marina Militare nella giornata di oggi.
I migranti, tra cui molte donne e bambini, si trovavano a bordo di quattro barconi ad una trentina di miglia a nord delle coste libiche. Una delle imbarcazioni, appena concluso il trasbordo dei migranti sulle navi della Gdf, è affondata. Il primo soccorso è scattato attorno alle 9 di ieri mattina: il pattugliatore della Guardia di Finanza Monte Sperone, impegnato nelle attività di polizia anti immigrazione, ha intercettato un barcone di circa 15 metri carico di migranti ad una trentina di miglia a nord del porto di Zuwara. Il soccorso alla terza imbarcazione è stato prestato da nave Espero della Marina Militare, che poco fa ha terminato il trasbordo: sul barcone c'erano 471 migranti, tra cui 139 donne e 37 minori. Gli ultimi 294 migranti sono infine stati salvati dal pattugliatore della Gdf di Bartolo in una zona poco distante da quella dove erano state soccorse le altre 3 imbarcazioni. Oltre 400 migranti sono arrivati a Pozzallo, nel Ragusano, a bordo di una nave tedesca.
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