E’ Marco Marrocco, trentaseienne romano, con il romanzo “Come l’antenna per i passeri”, il vincitore della seconda edizione del premio letterario “La Giara” promosso dalla Rai. Con uno stile in bilico tra sogno e realtà l’autore racconta le vicende di un giovane visionario svitato e un po’ malconcio che in una Roma felliniana riesce a trovare il suo approdo: una casa e un amore che lo salvano. A Marrocco, scelto dalla giuria soprattutto per “l’accurata ricerca di un linguaggio che sa conciliare concretezza e surrealismo”, è andata “La Giara d’oro” e la prossima pubblicazione dell’opera per Rai Eri. La premiazione, condotta da Michele Cucuzza, è stata trasmessa su Raidue con la regia di Michele Guardì dalla suggestiva cornice della valle dei templi di Agrigento, dove è stata presentata la nuova terna di giovani scrittori al di sotto dei 39 anni risultati i primi tre classificati di una fase di selezione che ha visto partecipare oltre 750 libri.Le commissioni regionali hanno poi selezionato due racconti per ogni regione, inviati poi alla commissione nazionale composta da Pier Luigi Celli, Antonio Debenedetti, Gian Arturo Ferrari, Dacia Maraini, Mario Orfeo, Franco Scaglia, Marino Sinibaldi per la selezione dei tre racconti finalisti.“La Giara d’argento” è stata assegnata alla trentaduenne calabrese Eliana Iorfida per il romanzo “Sette paia di scarpe”, che racconta di Aidha, una giovane adolescente di Beirut che per fuggire alla guerra con Israele del 2006 deve rifugiarsi in un piccolo paese rurale in Siria doive riscopre i valori di una cultura arcaica mai tramontata. “La Giara di bronzo” è stata consegnata invece al trentaquattrenne napoletano Salvatore Luca D’Ascia per “Supersonico”, dolente e impietoso romanzo di formazione che racconta l’iniziazione di un giovane alle dure leggi della malavita e della camorra nella periferia di Napoli, per farne la storia di una giovinezza negata.Dal palco di Agrigento intanto è stata lanciata dal direttore commerciale della Rai, Luigi De Siervo, la nuova edizione del premio “La Giara”, che consolida la presenza di Rai Eri nel panorama editoriale italiano. Durante la serata, voci di scrittrici come Dacia Maraini e Simonetta Agnello Hornby, hanno salutato i giovani narratori incoraggiandoli con i loro consigli sul mestiere di scrivere. Il fascino del luogo e della sicilianità hanno segnato i momenti più intensi della serata: dalle danze tradizionali agli aforismi di Pino Caruso sulla Sicilia di oggi, dalla lettura delle pagine pirandelliane con la voce di Remo Girone in collegamento dalla casa natale di Pirandello al Kaos a quelle dei tre romanzi premiati affidate alla voce di Debora Caprioglio.Entusiasta il sindaco di Agrigento Marco Zambuto durante la consegna della “Giara d’oro”: “Da questa città meravigliosa, che ha una storia antica lunga millenni, parte – ha detto - un grande segnale di speranza nei confronti di tutto il Paese, perché attraverso questa manifestazione riusciamo a guardare ai giovani e al futuro. Ringrazio di cuore la Rai per questo nuovo segnale che dà alle nuove generazioni” (servizio a cura di Calogero Giuffrida).
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