C’è anche il volto della siciliana Silvia La Monaca nel secondo episodio della tredicesima stagione del Commissario Montalbano.
Silvia, 38enne di Canicattì, in provincia di Agrigento, entrerà in scena ne “Un diario del ’43” e giocherà un ruolo cruciale nello sviluppo del giallo televisivo.
Scelta dalla produzione dopo aver superato un casting, nonostante sia una attrice e regista che calca i palcoscenici d’Italia da diversi anni, non nasconde una certa emozione nell’essere stata scelta.
“E’ un sogno che si avvera - racconta - credo non ci sia attore siciliano che non desideri far parte di una serie così prestigiosa come quella di Montalbano. Lavorare con Zingaretti è stato bellissimo, mi ha trattata come fossi una collega della sua stessa esperienza”.
“Ne Un diario del ’43 secondo episodio della 13sima stagione - si legge in una nota di produzione - Montalbano entrerà in possesso di un diario, trovato sepolto nella sabbia dal preside Burgio. La data incisa sul libricino è il 1943 e il suo contenuto è a dir poco spiazzante: qualcuno, mentre si combatteva la seconda guerra mondiale, aveva scoperto qualcosa di terribile e aveva tramandato le informazioni in un piccolo diario. A scrivere era stato un giovane fanatico fascista di 15 anni, un certo Carlo Colussi, che raccontava di un attentato contro gli americani sbarcati in Sicilia. Il commissario dovrà dunque indagare per capire se l’attentato si sia verificato davvero, o se sia rimasto solo un proposito”.
Ma torniamo a Silvia. Dopo questa esperienza il suo nuovo spettacolo di stand up comedy debutterà a Genova per poi approdare anche in Sicilia (a Noto) in agosto. Ci sarà tanta satira, nel modo in cui ha scelto di raccontare la realtà: immaginando di parlare con Gesù di quel che accade intorno a noi.
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