Agrigento

Giovedì 02 Maggio 2024

Ad Agrigento prende vita il progetto "Forma" nella nuova Fam Gallery

ANTONIO SANFILIPPO - Senza titolo (1948) Tempera su carta 28x25.5
ROSARIO BRUNO- Cartone romano - Rettangolo (1989) - 96x86x4
ROSARIO BRUNO- Cartone romano - Gesti e rilievi (1988-89) 96x89x4
ROSARIO BRUNO - Cartone romano - Gesti e rilievi(1978) 40x60x4
PIPPO RIZZO - Riposo di ragazza (s.d.) tecnica mista su carta 46x60
PINO PINELLI Pittura R (2009) tecnica mista incollata su carta 50x35
PAOLO SCHIAVOCAMPO -Astratto (1987) Tecnica mista su cartoncino 50x25
PAOLO SCHIAVOCAMPO -Astratto (1986) Tecnica mista su cartoncino 51,8x30
GIUSEPPE MIGNECO - Rete con pesci (anni ’70) tempera su carta intelata 60x46
GIULIO TURCATO - Senza titolo (1970) tecnica mista su tela 70x100
GIOVANNI LETO -Sentieri orfani (1985) - materiali vari e pigmenti su tela 92x100
GIOVANNI LETO - S.T. (1991) Carta su tela 106x91
FRANCO SARNARI Sull’amore (1971) ost 99x42,5
FRANCO SARNARI Frammento 51 (1973) ost 95x100
FRANCO SARNARI Cancellazione (da Tiziano) (2010) tmsc 47x61
EMILIO MARCHEGIANI - Grammature di colore (1974) intonaco e pigmenti 84x124
CONCETTO MAUGERI - Mulino a vento - olio su tavola (s.d.) 69x68
BRUNO CARUSO - L’ombrichi (s.d.) tecnica mista su cartoncino 47x69

AGRIGENTO. Dopo la mostra fotografica dedicata al fotografo colombiano Leo Matiz, che ha inaugurato lo spazio, la Fam Gallery di Agrigento prende in pugno il suo progetto rivolto ai linguaggi delle arti contemporanee e si propone come un nuovo luogo di incontro e confronto tra artisti, appassionati, pubblico. Ieri è stata inaugurata la nuova mostra: FORMA, progetto ideato da FAM Gallery che, con la collaborazione di collezionisti e storici dell’arte, tenterà di ricomporre in modo accessibile l’integrità di un periodo della pittura - dagli anni ’50 ad oggi -, fatto da scomposizioni e riaggregazioni, rivolgendosi soprattutto alle nuove generazioni, più vicine culturalmente a quelle avanguardie da cui, ancora, l’arte contemporanea - e non solo - trova il suo humus germinativo. L’idea del progetto FORMA è quella di accostare all’esposizione di opere di alcuni artisti, che rappresentano il continuo avvicendamento tra figurazione e astrazione, alcuni apparati testuali e multimediali e conversazioni sull’arte dal contributo “pedagogico”. Per questo motivo FAM Gallery sta preparando un lungo calendario di incontri e confronti in galleria per raccontare quella che fu chiamata l’arte “nuova”, sulla scorta del cambiamento repentino del linguaggio espressivo: lo spazio temporale è quello del secondo dopoguerra, tra il 1945 e il 1950, in cui diversi artisti si ponevano domande costruttive e, riuniti in gruppi, pubblicarono manifesti, fondarono riviste. L’arte “nuova” coincise con l’astrazione - o l’astrattismo -, e rappresentò una dichiarazione di “modernità”, di rinnovamento radicale, rispondendo appieno all’esigenza di rigenerazione, persino morale. Questa trasformazione che in quei tempi fu oggetto di dibattiti, posizioni controverse, perfino censure, oggi non è sempre compresa adeguatamente oppure, se accade, non senza difficoltà. Mancano i supporti del linguaggio e dei contenuti, a tal punto che spesso l’arte non figurativa è ridotta a mera “astrusità” espressiva, compresa solo da una minoranza di addetti ai lavori. Se è vero, come sosteneva Hans Robert Jauss, che l’arte ha un valore eminentemente sociale attraverso l’identificazione di un’esperienza estetica, è compito di chi ha la pretesa di interessarsi e diffondere Arte, rendere questo esercizio esperienziale comprensibile. FORMA coinvolgerà da vicino diversi collezionisti, consentendo un frequente turn over delle opere esposte. Il visitatore che tornerà a visitare FAM Gallery, potrà scoprire ogni volta, novità sulle opere e sulle conversazioni. L’esposizione/progetto durerà circa quattro mesi, alternando diversi artisti: sono già presenti Pirandello, Migneco, Accardi, Consagra, Sanfilippo, Schiavocampo, Panzeca, Rizzo, Maugeri, Isgrò, Pinelli, Moncada, Bruno, Zanghi, Leto. In galleria sarà disponibile il calendario degli eventi collaterali, che sarà pubblicato sul sito della galleria e sulla pagina Facebook.

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