AGRIGENTO. Dopo la mostra fotografica dedicata al fotografo colombiano Leo Matiz, che ha inaugurato lo spazio, la Fam Gallery di Agrigento prende in pugno il suo progetto rivolto ai linguaggi delle arti contemporanee e si propone come un nuovo luogo di incontro e confronto tra artisti, appassionati, pubblico. Ieri è stata inaugurata la nuova mostra: FORMA, progetto ideato da FAM Gallery che, con la collaborazione di collezionisti e storici dell’arte, tenterà di ricomporre in modo accessibile l’integrità di un periodo della pittura - dagli anni ’50 ad oggi -, fatto da scomposizioni e riaggregazioni, rivolgendosi soprattutto alle nuove generazioni, più vicine culturalmente a quelle avanguardie da cui, ancora, l’arte contemporanea - e non solo - trova il suo humus germinativo. L’idea del progetto FORMA è quella di accostare all’esposizione di opere di alcuni artisti, che rappresentano il continuo avvicendamento tra figurazione e astrazione, alcuni apparati testuali e multimediali e conversazioni sull’arte dal contributo “pedagogico”. Per questo motivo FAM Gallery sta preparando un lungo calendario di incontri e confronti in galleria per raccontare quella che fu chiamata l’arte “nuova”, sulla scorta del cambiamento repentino del linguaggio espressivo: lo spazio temporale è quello del secondo dopoguerra, tra il 1945 e il 1950, in cui diversi artisti si ponevano domande costruttive e, riuniti in gruppi, pubblicarono manifesti, fondarono riviste. L’arte “nuova” coincise con l’astrazione - o l’astrattismo -, e rappresentò una dichiarazione di “modernità”, di rinnovamento radicale, rispondendo appieno all’esigenza di rigenerazione, persino morale. Questa trasformazione che in quei tempi fu oggetto di dibattiti, posizioni controverse, perfino censure, oggi non è sempre compresa adeguatamente oppure, se accade, non senza difficoltà. Mancano i supporti del linguaggio e dei contenuti, a tal punto che spesso l’arte non figurativa è ridotta a mera “astrusità” espressiva, compresa solo da una minoranza di addetti ai lavori. Se è vero, come sosteneva Hans Robert Jauss, che l’arte ha un valore eminentemente sociale attraverso l’identificazione di un’esperienza estetica, è compito di chi ha la pretesa di interessarsi e diffondere Arte, rendere questo esercizio esperienziale comprensibile. FORMA coinvolgerà da vicino diversi collezionisti, consentendo un frequente turn over delle opere esposte. Il visitatore che tornerà a visitare FAM Gallery, potrà scoprire ogni volta, novità sulle opere e sulle conversazioni. L’esposizione/progetto durerà circa quattro mesi, alternando diversi artisti: sono già presenti Pirandello, Migneco, Accardi, Consagra, Sanfilippo, Schiavocampo, Panzeca, Rizzo, Maugeri, Isgrò, Pinelli, Moncada, Bruno, Zanghi, Leto. In galleria sarà disponibile il calendario degli eventi collaterali, che sarà pubblicato sul sito della galleria e sulla pagina Facebook.