Il presidente del Tar cita il beato Livatino: la camicia insanguinata del giudice in chiesa a Palermo
Il presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione di Palermo, Salvatore Veneziano, ha ricordato nel suo intervento di inaugurazione dell’anno giudiziario il giudice agrigentino Rosario Livatino a 32 anni dall’assassinio e dopo che lo scorso 9 maggio è stato beatificato. E’ stato un passaggio commovente e ricco di contenuto quello dedicato a Livatino, primo magistrato elevato agli onori degli altari, nella relazione di inaugurazione dell'anno giudiziario del presidente Veneziano. Lo specifico richiamo alla figura di Livatino è stato coniugato con l'iniziativa in corso a Palermo nella chiesa di Sant'Antonio di Padova dove da domenica scorsa e sino al 20 marzo prossimo è in esposizione una reliquia del Magistrato Santo. La camicia insanguinata che il magistrato indossava il 21 settembre 1990 quando venne ucciso alle porte di Agrigento mentre da solo e senza scorta con la sua utilitaria si stava recando in tribunale. Il presidente del Tar Sicilia ha sottolineato anche il "duplice rilievo dell'iniziativa, civile oltre che religioso" e che "la reliquia oggi sarà in visita alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Palermo". Salvatore Veneziano ha concluso, commosso, che "la figura di Rosario Livatino è scolpita nella memoria di tutti noi Magistrati e credo che ricordarla anche in un'occasione come questa costituisca indispensabile premessa alla ricorrenze del trentennale degli attentati ai Giudici Falcone e Borsellino". Livatino da Magistrato Beato torna a farsi spazio anche nelle aule di tribunale perché il suo messaggio di amore e di giustizia divenga sempre più patrimonio di tanti e purtroppo non di tutti. A settembre sarà Canicattì ad ospitare una serie di iniziative dedicate a Livatino durante la “Settimana della Legalità” per il trentaduesimo anniversario del barbaro assassinio.