Agrigento

Sabato 23 Novembre 2024

Lampedusa abbraccia la delegazione internazionale di Amref: "È un'isola straordinaria"

Visita al “cimitero delle barche”
 
 
 
 
Corona di fiori nel punto di mare del naufragio del 3 Ottobre
Visita al cimitero di Lampedusa, tombe dei “migranti senza nome”
 
 
 
 
 
Visita alla Porta d’Europa
 
 
 
 
Incontro nella sede del Municipio con il sindaco Totò Martello, l’amministrazione comunale e la comunità locale
 
 

Lampedusa è un’isola straordinaria, i suoi cittadini hanno un grande cuore: a loro va il nostro ‘grazie’ per ciò che hanno fatto e che continuano a fare”. Lo ha detto Githinji Gitahi, segretario generale di Amref Health Africa, al termine della visita sull’isola della delegazione internazionale della più grande organizzazione sanitaria africana che opera nel continente. "L'umanità è un valore e un diritto da proteggere – ha aggiunto Gitahi - se ad una sola persona viene negata, viene negata a tutti”. La visita, che si è svolta lo scorso fine settimana, è stata organizzata nell’ambito del progetto comunitario “Snapshots from the Borders” del quale il comune di Lampedusa e Linosa è ente capofila ed Amref è partner di progetto. La delegazione, composta da 10 persone fra le quali i direttori di Amref Uganda, Sud Sudan, Etiopia, Olanda ed il presidente di Amref Health Africa - Italia Mario Raffaelli, è stata accolta dal sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello. “La presenza dei delegati Amref ha rappresentato un importante segnale di attenzione per la nostra comunità", ha detto Martello. "Le politiche di accoglienza ed integrazione - ha aggiunto - possono e devono partire anche ‘dal basso’, dalle amministrazioni locali”. I delegati dell’organizzazione africana hanno incontrato gli esponenti dell’amministrazione comunale ed i rappresentanti della comunità locale (Forze dell’Ordine, associazioni di assistenza e di accoglienza, Chiesa cattolica). All’incontro ha partecipato anche Pietro Bartolo, il “medico di Lampedusa” che è appena stato eletto al Parlamento Europeo. La visita ha poi toccato alcuni “luoghi simbolo” di Lampedusa fra i quali la Porta d’Europa, il “cimitero delle barche” (dove stazionano numerose imbarcazioni utilizzate per le traversate), lo specchio di mare di fronte la costa dell’isola nel quale il 3 Ottobre del 2013 c'è stato uno dei più gravi naufragi di migranti del Mediterraneo (è stata “deposta in mare” una corona di fiori) e le tombe dei migranti sepolti sull’isola, molte delle quali “senza nome”. “È stato importante mostrare ai nostri colleghi africani, che hanno l'incarico ogni anno di assistere milioni persone in Sud Sudan, Etiopia, Uganda ed altri Paesi del continente, il luogo di approdo dei migranti, i rottami delle barche con cui essi sono arrivati”, ha detto Guglielmo Micucci, direttore di Amref Health Africa - Italia . “Nei loro occhi - ha aggiunto - abbiamo visto commozione e dolore. Quel dolore che non fa distinzioni, che non ha confini".

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