Niente calcio giocato almeno fino al 3 aprile. La decisione adottata dalla Lega nazionale dilettanti ha costretto la società Canicattì calcio, vice capolista del campionato regionale di Eccellenza Sicilia, girone A, a rivedere l'agenda che era stata predisposta in occasione del rinvio della 25esima giornata del torneo.
«La drastica soluzione di sospendere il campionato fino al prossimo 3 aprile - ha dichiarato il vice presidente del Canicattì, Faustino Giacchetto - unica nella storia del calcio dilettantistico ci impone, come società, di rivedere anche il programma che avevamo previsto per la preparazione atletica.".
"Avevamo infatti stabilito, in ossequio alle disposizioni nazionali del Consiglio dei ministri - aggiunge Giacchetto - di continuare gli allenamenti allo stadio «Saraceno» di Ravanusa, che come ormai tutti sanno è l'impianto sportivo in cui disputiamo le gare interne e ci prepariamo ad affrontarle. Per questo motivo, vista anche la disposizione a livello locale del sindaco Carmelo D'Angelo di chiudere gli impianti sportivi comunali, compreso lo stadio «Saraceno» - spiega ancora il dirigente biancorosso - avevamo chiesto l'autorizzazione, che rientra tra le prerogative del decreto Conte, a poter svolgere le sedute di allenamento a porte chiuse. Il sindaco, una volta accertate le disposizioni legislative, ci ha autorizzati a svolgere gli allenamenti per un massimo di 30 persone, compresi gli addetti ai lavori ed il personale di custodia. Sulla base di questa autorizzazione - è ancora Giacchetto a parlare - avevamo predisposto un'agenda dei lavori che prevedeva il rientro nel pomeriggio di martedì (oggi ndr) dei calciatori ed una seduta di allenamento concordata col mister Pippo Romano e col suo staff tecnico e medico - sanitario.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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