Un punto, quello conquistato con il Messina, che muove la classifica e che al tempo stesso fa bene il morale, in casa di un Licata che era reduce da due sconfitte consecutive. Ma il pareggio ottenuto contro il blasonato Acr Messina, che era arrivato in riva al Salso per conquistare l'intera posta in palio per involarsi verso l'alta classifica, sta davvero stretto ai ragazzi di Giovanni Campanella, che hanno sprecato almeno dieci palle gol. «Purtroppo - commenta il tecnico licatese - in questo periodo sembra che la sorte ci abbia girato le spalle. Costruiamo tante occasioni, concludiamo tanto, ma non riusciamo a concretizzarle ed alla fine dobbiamo accontentarci del pareggio. Le scelte fatte contro il Messina? Tutte tecniche, i giocatori che sono stati convocati stanno tutti bene e sono stato io a decidere chi doveva giocare e chi rifiatare. Adesso - conclude Giovanni Campanella - dobbiamo archiviare prima possibile questa gara e cominciare a pensare alla trasferta di Giugliano dove siamo attesi da una sfida non facile». Campanella non cerca scuse o attenuanti e se Doda va in panchina oppure Convitto viene richiamato in panchina, asserisce senza alcun timore che si è trattato di scelta tecnica. È lui l'allenatore del Licata nelle ultime tre stagioni, è lui che ha condotto i gialloblù in serie D e pertanto, giustamente, difende le proprie scelte. L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia