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Giro, quinta tappa da Agrigento: l'omaggio alla tragedia del Belice

Tim Wellens, vincitore della tappa a Caltagirone

Il Giro d'Italia di ciclismo si sposta ad Agrigento. Da lì oggi parte la quinta tappa, la seconda in Sicilia. Non è la prima volta che accade: la corsa infatti approdò la prima volta nella città dei templi nel 1965, poi nel 1993 e nel 2008.

Il ritrovo di partenza è in piazza Vittorio Emanuele, mentre il via sarà dato lungo la Statale 640, alle 13,20. L'arrivo è fissato fra le 17 e le 17,30 in via Pio La Torre a Santa Ninfa. Il percorso è pianeggiante e nella prima parte si snoderà lungo la costa, sulla Statale 115, a parte l'attraversamento cittadino di Sciacca. La seconda parte del percorso è tutta nella Valle del Belice, con alcune salite lunghe, ma senza grandi pendenze, malgrado i tre Gran premi della montagna di 4/a categoria: il primo è situato dopo 90,7 chilometri (430 metri d'altezza), a Santa Margherita del Belice; il secondo dopo 111,8 chilometri (405 metri), a Partanna; il terzo dopo 132,3 chilometri (380), a Poggioreale vecchia.

Sono due i traguardi volanti che assegneranno gli abbuoni di 3", 2" e 1": dopo 94,1 chilometri, a Montevago, e dopo 128,4 chilometri, a Poggioreale. Il finale della tappa si presenta in leggera discesa fino ai -2.200 metri, dove comincerà uno strappo di circa 1.200 metri con pendenza fino al 12 per cento. L'ultimo chilometro è in leggera discesa e poi sempre in leggera salita, con un rettilineo finale di 250 metri.

La tappa di oggi sarà anche un omaggio alla tragedia del Belice, devastata 50 anni fa dal terremoto. Il giro quest'anno onora le 370 vittime e ricorda anche i mille feriti e i circa 70 mila sfollati.

 

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