AGRIGENTO. Il presidente dell’Akragas, Silvio Alessi, ha pochi dubbi. Se la trattativa non dovesse andare in porto non ci sarebbero le risorse finanziarie per concludere la stagione e «bisognerà prendere una decisione tutti insieme, coinvolgendo la città e la tifoseria perché l’Akragas non è mio, anche se da solo - precisa Alessi - sto contribuendo fino a quando posso a sostenerla dal punto di vista finanziario».
Domenica scorsa un gruppo di imprenditori iraniani, dopo una trattativa a distanza che durava da settimane, è arrivato in città per visionare gli impianti sportivi, esaminare i bilanci e intavolare una trattativa con Alessi e l’avvocato Enzo Caponnetto, legale e socio del club ma soprattutto mediatore dell’in - contro. «Abbiamo chiesto loro di darci una risposta entro i primi giorni della prossima settimana perché siamo a gennaio, il mercato è aperto ed è indispensabile sapere come ci dobbiamo muovere. Le mie sensazioni? Sono positive - risponde il presidente dell’Akragas - abbiamo ottime referenze su di loro ed è evidente che si tratta di interlocutori seri. Abbiamo chiesto loro di rilevare l’intero pacchetto di quote, se ci daranno una risposta positiva entro lunedì o martedì la crisi sarà risolta. Chiaramente siamo disponibili a dare un contributo a titolo del tutto gratuito per la gestione del passaggio di consegne se ce lo dovessero chiedere».
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